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IT: le aziende spendono sempre di più per la sicurezza. Ecco perché

L’entrata in vigore del Gdpr il 25 maggio traina gli investimenti delle imprese nella sicurezza It. Il picco? Secondo Idc sarà il prossimo anno

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Basta una breve analisi per capire quanto la spesa in sicurezza IT da parte delle imprese europee e italiane sia già – e lo sarà ancor di più in prospettiva – influenzata dall’entrata in vigore del Gdpr il 25 maggio 2018. L’allineamento alla direttiva europea trasformerà sensibilmente i processi aziendali di gestione, archiviazione, governo e protezione dei dati, e IDC si aspetta che questo continuerà a trainare una porzione significativa della spesa aziendale in sicurezza IT per i prossimi quattro anni, così come già avvenuto nel corso del 2017, andando a incidere sia sul valore del mercato del software che su quello dei servizi di sicurezza.

La spesa per la sicurezza nei prossimi quattro anni

Più nel dettaglio, in Europa Occidentale IDC prevede che la spesa in sicurezza IT direttamente correlata al Gdpr crescerà tra il 2017 e il 2021 con un tasso annuo di crescita composto del 19,5%. Il picco della spesa in sicurezza influenzata dal decreto si avrà, sempre secondo la società di ricerca, l’anno prossimo, con investimenti aziendali che supereranno i 3,7 miliardi di dollari. In Italia, la spesa in sicurezza IT trainata dal Gdpr crescerà nel medesimo arco di tempo del 15,3% l’anno e culminerà anch’essa nel 2019 sfiorando i 230 milioni di dollari. Quest’anno, per le imprese italiane si stima un valore di spesa di quasi 200 milioni di dollari.

Un panorama in evoluzione

Il Gdpr è comunque solo una delle criticità che le aziende si trovano ad affrontare, se è vero che solo il 17% delle imprese italiane sopra i 250 addetti afferma di essere già in regola. I Chief Information Security Officer stanno, infatti, fronteggiando una serie di sfide inedite e imprevedibili sul piano della varietà e del numero degli attacchi perpetrati dal cybercrimine, rendendosi conto che i tradizionali approcci alla cybersecurity non sono più efficaci. Già si intravedono i primi attacchi che sfruttano l’IoT, la robotica, l’IA, sottolinea IDC, e la corsa alla digitalizzazione delle imprese, degli Stati e dei consumatori non farà altro che elevare il rischio rimuovendo ogni forma di sicurezza perimetrale.

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