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Sky e Perform si aggiudicano la Serie A

Assegnati, finalmente, i diritti per le stagioni 2018-2021, per 973,3 milioni di euro l’anno. Mediaset chiede i diritti di ritrasmissione

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La lunga partita dei diritti della Serie A è finalmente giunta alla sua conclusione: le stagioni 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021 saranno visibili su Sky e su Perform. In particolare, Sky Italia si è aggiudicata il pacchetto 5, comprensivo di tre partite a giornata tra cui la domenica sera, e il pacchetto 6, che comprende i diritti di quattro partite a giornata tra cui il lunedì sera. La media company guidata da Andrea Zappia si aggiudica così 266 partite in diretta esclusiva, sette su 10. I match saranno disponibili anche in 4K Hdr su Sky Q, in streaming su Now Tv e in mobilità su Sky Go. Perform (società di media sportivi con sede in Uk) si è aggiudicata il pacchetto 7, che comprende tre partite a giornata tra cui il sabato sera. Si tratta di 114 partite che saranno trasmesse su Dazn, il servizio streaming live e on demand. I pacchetti sono stati assegnati per un corrispettivo fisso pari a 973,3 milioni di euro all’anno, cui si aggiunge una componente variabile in funzione anche della crescita del numero degli abbonati per i due broadcaster. Grazie ai tre pacchetti, il valore dei diritti del calcio italiano (nazionali e internazionali di campionato, di Coppa Italia e Supercoppa) raggiunge per la prima volta gli 1,4 miliardi di corrispettivi annui fissi, fa sapere la Lega.

Il prossimo mese la Lega potrà bandire un’ulteriore offerta in diritti in chiaro per gli highlights dalle ore 19 della domenica sera delle partite giocate nel weekend. Notizia che ha fatto piacere alla Rai, che nei giorni scorsi aveva espresso preoccupazioni circa l’assenza di finestre in chiaro, che avrebbero inevitabilmente condotto alla chiusura di trasmissioni come 90° Minuto.

Nessun pacchetto va a Mediaset, che ha fatto sapere di aver già richiesto accordi di ritrasmissione per i clienti Premium e di aver proposto per il pacchetto 6 600 milioni di euro in tre anni. «Il bando per i diritti tv della Serie A era totalmente squilibrato. Basta pensare che fino a oggi i pacchetti per il digitale terrestre avevano sempre contenuto tutte le partite delle migliori otto squadre italiane. Mentre il bando di oggi offre 3-4 match per turno, oltretutto senza club chiaramente definiti e quindi senza nessun appeal per i tifosi delle singole società». In una nota rivolta agli abbonati, Mediaset ha fatto sapere che «si adopererà per una conclusione positiva della trattativa» e che, qualora l’accordo non andasse a buon fine, «l’offerta Premium sarà rimodulata a partire dal 1° agosto», adeguando i listini in caso di riduzione dei contenuti.

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© Francesco Pecoraro/Getty Images