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Vodafone Italia annuncia 1.130 esuberi

Contrazione di margini e fatturato per il gruppo di telecomunicazioni, che accusa la crescente competizione, soprattutto nel mobile. Al via il confronto con il sindacato

Un piano industriale con 1.130 esuberi. È quanto è stato presentato da Vodafone Italia ai sindacati nazionali del settore delle telecomunicazioni e al coordinamento delle Rsu. Alla base del piano della società, secondo quanto riportato dall’agenzia Radiocor, c’è l’esigenza di far fronte alla trasformazione del mercato delle telecomunicazioni e al pesante calo dei prezzi che si è avuto in Italia, anche a causa della crescente competizione, soprattutto nel mobile. A seguito degli effetti di questi fattori, il gruppo dunque ha dovuto fare i conti con la contrazione dei margini e del fatturato.

Vodafone Italia: al via il confronto con il sindacato

Su queste basi, dunque, parte il confronto dell’azienda con il sindacato per arrivare a una riorganizzazione del modello operativo e a una riduzione del perimetro pari a 1.130 efficienze, spalmate in tutte le funzioni aziendali. L’obiettivo è quello di arrivare a soluzioni sostenibili e non traumatiche per tutti. Per Riccardo Saccone, segretario nazionale della Slc Cgil, “credo che in forza degli accordi fatti con l’azienda non ci sia spazio per immaginare degli esuberi, siamo disponibili a mettere in piedi programmi di efficientamento, riconversione professionale, abbiamo tutti gli strumenti”. L’importante, dice il sindacalista, è che non si proceda “con atti unilaterali o traumatici”. Il sindacato, cioè, si dice pronto a prender parte “a una ricognizione precisa e a fare tutte le verifiche. Se questo è il tema noi siamo disponibili, in linea con quanto previsto dall’ultimo accordo con l’azienda che scommetteva proprio su un’analisi costante della situazione”. L’azienda, afferma Alessandro Faraoni della Fistel Cisl, “ha dichiarato 1.130 esuberi” ma, allo stesso tempo, “dall’incontro odierno abbiamo appreso la volontà di trovare soluzioni non traumatiche”.

Nell’ottica del sindacato, prosegue Faroni, “non ci vanno bene i numeri degli esuberi, che sono importanti. Ora organizzeremo dunque le assemblee con i lavoratori e ci confronteremo con loro per portare le nostre proposte al tavolo con l’azienda”. I prossimi incontri sono previsti per il 20 e il 21 marzo: “per quelle date abbiamo chiesto all’azienda numeri più dettagliati”, aggiunge il sindacalista.

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