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Internet, la banda larga crea lavoro

In Italia sono circa 5.100 i comuni non coperti dalle reti di nuova generazione, con gravi ripercussioni sull’economia

In Italia l’internet ultra veloce stenta a decollare e il piano per portarlo in tutto il territorio è in estremo ritardo. A pagarne le conseguenze non sono solo i singoli, ma anche le imprese. A dirlo uno studio sul digital divide nelle cosiddette “aree bianche”, ossia nelle zone in cui le infrastrutture a banda larga sono inesistenti, da cui emerge che i comuni privi di connessioni web efficienti hanno aziende più piccole, un tasso di mortalità delle imprese più elevato e un numero maggiore di disoccupati rispetto alla media nazionale. A trarne vantaggio, ovviamente, solo i centri già totalmente o in gran parte coperti dalle reti di nuova generazione. La ricerca, condotta dall’Università di Padova in collaborazione con Community Media Research, su richiesta del gruppo Eolo, azienda specializzata nel fornire soluzioni per collegamenti ultra broad-band anche nelle aree non coperte da rete fissa, conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che per restare al passo coi tempi occorre dotarsi delle tecnologie più aggiornate. Nel dettaglio, si è visto che il 79% delle persone che lavorano in comuni area bianca è impiegato in aziende con meno di 50 addetti: nei comuni coperti, invece, la percentuale scende al 70%. Non solo, fra il 2012 e il 2016, nelle aree senza internet ultra veloce gli addetti sono diminuiti di 115 mila unità, mentre nelle aree con banda larga sono aumentati di 181 mila unità. Infine, sempre nel periodo considerato, le zone bianche hanno registrato un –4,8% nel numero delle aziende, contro un calo dell’1% riscontrato nei comuni coperti.

11 milioni di italiani non hanno la banda larga

Ma dove si trovano le aree bianche? Inaspettatamente, la maggiore concentrazione è nel nord: nel nord ovest non dispone dell’internet ultra veloce il 73,8% dei comuni e nel nord est il 63,8%. Seguono il centro (55,2%), il sud (55,2%) e le isole (63,1%). Com’è possibile? Semplice: il numero dei comuni è nettamente superiore al nord. Ciò non toglie che nel meridione ci siano eccellenze, come la Puglia, una delle poche regioni completamente cablate. In ogni caso, non stiamo parlando di un problema circoscritto: complessivamente sono 5.100 comuni circa, i due terzi dei comuni italiani, a essere senza banda larga, per un totale di 11 milioni di abitanti. In pratica, in Italia quasi una persona su cinque non ha accesso alla banda ultra larga. “La dimensione demografica del comune rappresenta una variabile determinante nell’accesso alla banda ultra larga. Al diminuire della dimensione demografica aumenta la loro quota: se tra i comuni fino a 2.000 abitanti il 90,9% è area bianca, nei comuni con oltre 50 mila abitanti questa percentuale scende a zero” si legge nello studio.

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Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay