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Nuovo prodotto, stesso testimonial

Basta uno sguardo alle campagne pubblicitarie della prossima stagione per trovare conferma di una tendenza sempre più diffusa: puntare tutti sugli stessi volti. Con il rischio di creare un po’ di confusione

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Sarà che in periodi di crisi non si vogliono correre rischi, ma da un po’ di tempo sembra che pochi (bei) volti noti popolino quasi tutte le campagne pubblicitarie. In principio fu Kate Moss, di cui non si contano le apparizioni, quest’anno impegnata a pubblicizzare anche la collezione autunno/inverno 2013-2014 di Versace. Stessa sorte è toccata all’ormai ex calciatore David Beckham, passato da Armani a H&M (per non parlare di Police, Gillette, Vodafone, Motorola… ) ora impegnato a pubblicizzare un suo profumo; in passato si è trovato addirittura a prestare la sua immagine a Coca-Cola, mentre faceva da testimonial alla Pepsi (qualcosa di simile è accaduto anche a Francesco Totti, per anni volto Vodafone mentre indossava la maglia della Roma targata Wind). Ma la tendenza sembra abbia subito un’impennata nelle ultimissime stagioni. Così Nicole Kidman, attualmente protagonista della campagna Jimmy-Choo, è stata impegnatissima a pubblicizzare Chanel, Omega, Sky, Nintendo e Schweppes. Marchio, quest’ultimo, che ha poi arruolato Uma Thurman, adesso anche testimonial Campari e protagonista del suo famoso calendario, ruolo in cui è stata preceduta, tra le altre, da Penelope Cruz, altra star amatissima dai pubblicitari, in ultimo legata per tre anni al brand di borse Loewe. Nessuno mette in dubbio che si tratti di nomi forti, che funzionano. Ma l’impressione è che, a forza di scegliere sempre gli stessi volti, il pubblico finisca per fare confusione tra i diversi marchi (a volte anche concorrenti) che condividono lo stesso testimonial.

Credits Images:

Tra i testimonial più gettonati, l’ex calciatore David Beckham (qui in uno scatto per H&M), l’attrice Uma Thurman, protagonista del nuovo calendario Campari, e la sua collega Nicole Kidman, ultimo volto di Jimmy-Choo