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Colossi del web: fatturati da Pil

Apple, Facebook, Amazon, Microsoft, Alphabet continuano ad arricchirsi, grazie alla pubblicità ma non solo

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Quali sono le aziende più ricche del mondo? Sicuramente, un posto d’onore fra quelle che producono i fatturati maggiori spetta ai colossi del web. Secondo Business Insider, nel 2017, Apple, con 205.269 miliardi di dollari, ha superato addirittura il Pil del Portogallo, e Amazon, con 110.873 miliardi, quello del Kuwait. Ma non è finita qui. Alphabet (la casa madre di Google), con i suoi 105.035 miliardi di dollari, ha sorpassato il prodotto interno lordo di Puerto Rico, Microsoft, con 806 miliardi, quello della Slovacchia, e Facebook, con 300 miliardi, quello della Serbia. Insomma, nel 2017 se queste compagnie fossero stati dei veri e propri Paesi, avrebbero avuto un Pil molto più alto di quelli di diversi Stati reali, piazzandosi fra il 47esimo posto (Apple) e il 90esimo posto (Facebook) al mondo per ricchezza prodotta. E fra l’altro, nel 2018 il loro reddito è aumentato ulteriormente, salendo solo per Amazon di oltre 100$B.

Da dove arriva la ricchezza dei colossi del web

Ma da dove arriva tutta questa ricchezza? Nel caso del social più famoso in assoluto, oltre il 98% proviene dagli inserti pubblicitari: 55 miliardi su quasi 56 sono dovuti alla pubblicità che, del resto, è il principale mezzo di collegamento tra le compagnie e i loro clienti. Meno del 2%, invece, arriva dal pagamento degli sviluppatori. Anche per Alphabet, la principale fonte di reddito è rappresentata dalla pubblicità, solo il 14% del totale è ricollegabile a Google sotto la voce “altri”. Quella di Microsoft, invece, è una situazione più complessa: oltre il 25% del reddito (pari a 28,3 miliardi) deriva dal pacchetto Office; il 23,7% dai servizi Cloud e di server chiamati Microsft Azure; circa il 17% da Windows; il 9,4% da gaming; il 6,4% dagli inserti pubblicitari, specie sul motore di ricerca Bing e su LinkedIn (4,8%).Amazon deve il suo patrimonio soprattutto a sei voci: poco più del 52% proviene dai negozi online, oltre il 18% da commissioni e shipping pagati da chi vende sul sito di e-commerce, il 6,1% da Amazon Prime e il resto dai servizi web di Amazon (come il cloud) e dai negozi fisici di prodotti.Infine, Apple deve la sua fortuna soprattutto alla vendita di iPhone, che rappresenta oltre il 60% di fatturato. Il restante 40% è diviso fra i servizi offerti, come ApplePay, Apple Music e Apple TV, e gli altri prodotti elettronici venduti dalla società della Mela, tipo Mac (9,6%), iPad (7,1%) e cuffie Airpods (6,6%). Alla società della Mela, tipo Mac (9,6%), iPad (7,1%) e cuffie Airpods (6,6%).