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Business

Campari fa cassa: vendite per 25 milioni di euro

Il gruppo italiano, tra i leader mondiali nel settore del beverage, annuncia la vendita di Limoncetta di Sorrento e della divisione Federated Pharmaceutical in Giamaica

Campari fa cassa con la cessione di due divisioni non considerate principali per l’azienda, leader a livello mondiale nel mercato beverage. Il gruppo italiano, che lo scorso aprile aveva annunciato l’acquisizione del marchio Averna, ha annunciato l’accordo per la vendita di Limoncetta di Sorrento (acquisita proprio con l’operazione Averna) a Lucano 1894 S.r.l., società italiana nota per il brand Amaro Lucano. Il business venduto include la marca Limoncetta di Sorrento, liquore naturale a base di limoni di Sorrento, e il 100% del capitale sociale della società Alimenta, che possiede lo stabilimento per la produzione del concentrato. Il corrispettivo dell’operazione è pari a 7 milioni di euro in assenza di cassa o debito finanziario. In una nota si segnala che, in base all’accordo di vendita, il gruppo Campari continuerà a gestire le attività di imbottigliamento di Limoncetta di Sorrento per conto di Lucano 1894 S.r.l. presso il proprio stabilimento di Finale Emilia fino a dicembre 2015.

OPERAZIONI IN GIAMAICA. Gruppo Campari annuncia di aver siglato anche un accordo per la vendita della divisione Federated Pharmaceutical di J. Wray & Nephew Limited (società interamente controllata da Davide Campari-Milano S.p.A.) alla società Kirk Distributors Limited in Giamaica. Il corrispettivo dell’operazione è pari a 14,4 milioni di dollari (11,8 milioni di euro) in assenza di cassa o debito finanziario. Altra operazione in Giamaica è quella che riguarda la divisione Agri-Chemicals di J. Wray & Nephew Limited in Giamaica a Caribbean Chemicals and Agencies Limited. Il corrispettivo dell’operazione è pari a 8,2 milioni di dollari (6,7 milioni di euro) in assenza di cassa o debito finanziario.

FOCUS SUGLI SPIRIT. “Questa operazione”, si legge in una nota Campari, “conferma la strategia del gruppo di rafforzare ulteriormente il proprio focus sul portafoglio spirit di rilevanza strategica e a elevato margine attraverso la razionalizzazione delle attività non-core”.