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Bitcoin mania: come e dove acquistare la criptovaluta più famosa del mondo

Nonostante l’altalena delle ultime settimane, la creatura di Natoshi Sakamoto resta la moneta digitale di riferimento. Per assicurarsela, bisogna “minare” o comprarla. Ecco dove e come

Acquistare Bitcoin e poi mettersi a fare trading. Oppure lasciarli riposare un po’ nel proprio wallet e poi rivenderli quando il loro valore è cresciuto abbastanza (anche se nelle ultime settimane le cose non sono andate proprio benissimo). Sì, tutto giusto ma da dove si comincia? Si comincia procurandosi Bitcoin.

Procurarsi Biicoin: una opzione oltre al mining

Assicurarsi qualche unità di quella che è di fatto la cripto valuta più famosa del mondo non è affatto difficile. Le vie sono due: si può “minare” Bitcoin, attività per la quale si è ricompensati in monete digitali oppure li si compra.

Considerando che il “mining”, cioè l’attività di estrazione della cripto valuta consiste nel risolvere compressissimi calcoli matematici per i quali occorrono computer con una potenza di calcolo impressionante e che quindi tale attività richiede ingenti investimenti e un folle consumo di elettricità, la via più semplice è l’acquisto.

La cosa da fare, quindi, è cercare un piattaforma exchange, pagare e assicurarsi un certo quantitativo di Bitcoin così come di qualsiasi altra valuta virtuale, pagando una commissione. Non si deve far altro che aprire un conto, rimpinguandolo o collegandolo a un conto corrente. La scelta è semplicemente sterminata: il sito Coinmarketcap.com fornisce un elenco di 1480 criptovalute (il numero preciso è in perenne oscillazione).

Di piattaforme ce ne sono moltissime. Un buon punto di partenza è Coinbase, una delle piattaforme più utilizzate al mondo. Conta oltre 10 milioni di utenti sparsi in una trentina di Paesi. Ha un interfaccia essenziale e quindi è facilmente utilizzabile. C’è un ma, naturalmente: rispetto ad altre piattaforme exchange è piuttosto cara. Un’alternativa più economica è Paymium.

Piattaforme adatte a chi fa trading

Bitfinex è cinese ed è forse la piattaforma più frequentata al mondo. È meno intuitiva di Coinbase e quindi non è consigliata ai newbie ma a utenti più esperti e navigati, soprattutto perché su Bitfinex è possibile fare trading con molte cripto valute oltre a quelle più famose, così come Kraken, altra piattaforma decisamente famosa. Ha una buona reputazione anche TheRock, l’unica italiana.

I bancomat di bitcoin

Un’alternativa sono i bancomat. Non quelli ordinari presso i quali effettuiamo prelievi, carichiamo il telefono, paghiamo bollette o inviamo bonifici. Sono ATM (questo è l’acronimo inglese) speciali: in Italia, al momento non ce ne sono moltissimi. Il sito Coinatmradar.com ne individua cinque a Bolzano, tre a Firenze, due a Milano e uno ad Alba, Rovereto, Torino, Trento e Udine. Il funzionamento è piuttosto semplice: si inseriscono soldi e in cambio si riceve un accredito dell’importo equivalente nel proprio wallet.

Dove tenere i bitcoin: il wallet

Ecco, il wallet è un’altra particolarità del mondo del mondo Bitcoin. La parola, in inglese, significa portafoglio ed è proprio il posto in cui custodire il proprio tesoro digitale. Il consiglio che ogni esperto dà, infatti, è quello di non lasciare i propri soldi sulle piattaforme Exchange ma di metterli al sicuro. In un wallet, appunto.

Nella realtà, ogni wallet è associato a un codice che è poi l’indirizzo da conoscere per inviare Bitcoin a chi deve ricevere un pagamento ma è anche quello da dare se lo si vuole ricevere. Naturalmente, per accedere a un wallet, bisogna conoscere la chiave segreta da associare a quella pubblica. Il consiglio è di scriverlo su un pezzo di carta e di non lasciare alcuna traccia nel computer. Se quel codice venisse sottratto, il ladro potrebbe tranquillamente entrare nel wallet e far sparire i bitcoin in un nanosecondo.