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Shopping: il tax free italiano domina in Europa. Le previsioni per il 2019

Dopo un 2018 concluso in cima alla classifica del Vecchio Continente, le prospettive per la Penisola rimangono buone anche per quest’anno. Ecco le principali tendenze che caratterizzeranno il turismo e gli acquisti internazionali

Sul fronte delle vendite tax free, è l’Italia la potenza da battere in Europa, soprattutto nei settori del lusso e della moda. La Penisola ha infatti dominato la classifica delle vendite per tutto il 2018. Nel solo mese di dicembre, anche a seguito delle tensioni sociali in Francia, lo Stivale è riuscito ad attrarre il 5% in più di turisti internazionali rispetto all’anno precedente e a incrementare il proprio volume di vendite esentasse e lo scontrino medio, rispettivamente del 12% e dell’8%. Valori che hanno permesso al nostro Paese di chiudere l’anno con un + 7% nelle vendite tax free, un +4% nella transazione media e un +6% negli arrivi. Panorama dominato da cinesi e americani, che detengono rispettivamente il 32% e il 12% delle vendite tax free realizzate durante l’anno. Mentre dal punto di vista della spesa media per singola transazione, i turisti che nel 2018 hanno registrato il valore più alto sono quelli provenienti da Taiwan con 1231 euro, seguono cinesi con 1121 euro e americani con 1090 euro.

Le tendenze per il 2019

Ma quali sono le principali tendenze che si prevede caratterizzeranno il turismo e lo shopping internazionale nel 2019? Eccone alcune che i retailer italiani dovranno prendere in considerazione per continuare ad attrarre i turisti extaeuropei nel corso dell’anno da poco iniziato.

1. Cina VS Stati Uniti I mercati emergenti trarranno vantaggio da una tregua nella guerra commerciale fra Cina e Stati Uniti. Si prevede una fase di graduale riduzione delle tensioni tra le due parti che potrebbe giungere a metà del 2019. Una situazione che permetterebbe a molti paesi emergenti di godere di maggiore stabilità e di valute più forti rispetto al dollaro, incoraggiando i cittadini a viaggiare ed incrementare le spese effettuate all’estero.

2. Le destinazioni delle serie TV Un’altra tendenza emergente è quella conosciuta come “set-jetting”. Con l’enorme popolarità riscossa dalle diverse serie Tv, il desiderio di visitare importanti location cinematografiche ha registrato una crescita esponenziale. Un esempio è quello della Croazia, che grazie a Game of Thrones ha beneficiato di un picco di arrivi a Dubrovnik (secondo Google Trend dopo l’uscita della stagione 5, nel 2015, c’è stato un aumento del 51,4% nel numero di ricerche per questa destinazione).

3. L’ascesa del viaggiatore eco-consapevole Nel 2019, il turista internazionale sarà sempre più attento alle questioni sociali, politiche e ambientali delle potenziali destinazioni di viaggio prima di prendere una decisione su dove andare. Secondo un recente sondaggio di Booking.com, nel 2018 più di due terzi (68%) dei viaggiatori hanno espresso interesse a soggiornare in un eco-alloggio. Tendenza in crescita rispetto al 65% del 2017 e al 62% del 2016.

4. I social media influenzano il retail e i viaggi Gli effetti dei social media sulle scelte di destinazione degli individui sono importanti. Secondo Retail Dive, oltre l’80% della generazione Z e il 74% dei millennial sostengono che i social media influenzano le loro scelte d’acquisto. Secondo uno studio di Booking.com inoltre, il 41% delle persone desidera che i brand di viaggio utilizzino l’intelligenza artificiale per proporre suggerimenti di viaggio personalizzati in base al comportamento passato.

Arrivi internazionali: primo trimestre intenso

Il periodo da gennaio a marzo ospita una varietà di eventi festivi internazionali tra cui la celebrazioni russo-ortodossa per il nuovo anno e il capodanno cinese, che dovrebbero portare ad un aumento degli arrivi in Europa da un certo numero di nazioni. Per il nuovo anno cinese infatti, si prevede che gli arrivi da Taiwan, Hong Kong e Cina aumenteranno rispettivamente del 20%, 18% e 12%. I viaggi dagli Stati Uniti all’Europa, probabilmente trainati dalla perdurante forza della valuta, dovrebbero aumentare dell’11%. Per quanto riguarda l’Italia si prevede un aumento complessivo degli arrivi del 2,2% rispetto allo stesso stesso periodo dell’anno precedente, con Tailandesi (+ 46%) e cittadini di Taiwan (+ 10%) le nazionalità che registreranno la crescita maggiore.

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