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Ocse: Pil Italia a -14% con nuovi lockdown

Le previsioni aggiornate dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico: la Penisola ha agito rapidamente, ma il ritorno ai livelli pre-Covid non avverrà prima di fine 2021

Una crisi sanitaria, economica e occupazionale, senza dimenticare il clima di incertezza che resterà nei prossimi mesi. È “l’eredità” lasciata dalla prima ondata di pandemia di Covid-19, che si spera non debba più tornare a colpire, almeno come fatto nella prima parte di questo 2020. Secondo l’Ocse, che ha rilasciato nuove previsioni sulle prospettive economiche dei Paesi europei, il Pil dell’Italia scenderà dell’11,3% nel 2020 (un calo simile a Francia, Spagna e Regno Unito), ma potrebbe arrivare addirittura a un -14% se in autunno/inverno la malattia dovesse tornare a colpire duramente il Paese, costringendo il governo a nuove chiusure. Nel 2021 potrebbe verificarsi un rimbalzo del 5,3% nel caso peggiore, o del 7,7%. In entrambe le previsioni, però, il Prodotto interno lordo italiano sarà inferiore ai livelli precedenti alla pandemia almeno fino a fine 2021, anche perché “se la produzione industriale si riavvierà rapidamente con l’abbandono delle chiusure, il turismo e molti servizi legati ai consumatori ripartiranno più lentamente, con effetti negativi sulla domanda”. L’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico riconosce comunque all’Italia una rapida risposta alla pandemia di Covid, ma evidenzia come alle misure adottate – appropriate – dovrebbe affiancarsi un programma di riforme strutturali. Da dove cominciare? Dall’annosa questione sulla complessità amministrativa del nostro Paese, così come una riduzione del costo del lavoro o l’adozione delle tecnologie digitali per aumentare la competitività.

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay