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Lavoro, “Natale nero” : due aziende su tre sono irregolari

Cambio di marcia con il nuovo ispettorato del Lavoro: visite in oltre 150mila aziende, scoperti quasi 44mila lavoratori in nero. Visite anche da Ryanair

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Lavoro nero, due aziende su tre sono irregolari. Questo è il bilancio dell’attività del nuovo Ispettorato nazionale del lavoro centralizzato (come previsto dal Jobs Act). Su più di centocinquantamila aziende controllate tra gennaio e novembre, due su tre sono risultate in “situazione di irregolarità” per quanto attiene la correttezza dei rapporti di lavoro. La sede di Amazon e gli scali di Ryanair sono stati coinvolti nei 150.651 controlli – decisi in base a un’attività di intelligence precedente – che hanno riscontrato un «tasso di irregolarità significativo, in quanto le ispezioni in cui sono stati contestati illeciti sono pari a n. 95.006, che rappresentano il 65% degli accertamenti definiti al 30 novembre 2017; pertanto, circa due aziende su tre sono state trovate in una situazione di irregolarità». Insomma, i controlli sono stati efficaci ma sapevano dove puntare, quindi il campione non è totalmente rappresentativo della società italiana.

Lavoro nero, due aziende su tre sono irregolari

I dati sul lavoro nero restano comunque allarmanti. Sono stati scoperti 43.792 lavoratori in nero. “«l dato complessivo, se rapportato al numero delle aziende risultate irregolari, appare di assoluto rilievo in quanto presuppone mediamente la presenza di 1 lavoratore in “nero” ogni 2 aziende irregolari», dice il rapporto. Dopo la riunione delle competenze di ministero, Inps e Inail e l’aggiornamento dei 4 mila ispettori, l’Ispettorato ha cercato di mirare i suoi interventi evitando soprattutto le doppie verifiche.

In particolare, nel mirino ci sono state le cooperative spurie, «realtà pseudo-imprenditoriali che, invece di perseguire scopi mutualistici, agiscono in spregio dei diritti dei lavoratori e delle regole della sana concorrenza al solo fine di massimizzare il profitto, secondo il ministero. Oltre alle sedi italiane dei colossi, è stata sottoposta a controlli anche Mondo Convenienza. «Anche la società Castelfrigo è stata oggetto di accertamenti, all’esito dei quali sono emerse diverse violazioni alla normativa in materia di lavoro e legislazione sociale, che hanno portato a contestare sanzioni amministrative per più di 120 mila euro e l’evasione di più di un milione di euro di contributi previdenziali e sanzioni civili», ha spiegato il ministero Poletti.

Le sanzioni

I verbali per le violazioni contestate sul lavoro nero ammontano a 25 milioni euro, a fronte di debiti contributivi da 19,6 milioni e sanzioni civili per altri 6,4 milioni. Presente anche la voce del caporalato: a fronte di 6.600 accertamenti nel settore agricolo, il tasso di irregolarità è superiore al 50%. Tra novembre 2016 e 2017 sono state denunciate cento persone per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, il reato di caporalato, che hanno portato a 28 arresti.