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Istat, rivisto al rialzo il Pil 2017. Ma per il 2018, stime negative

L’agenzia di rating Fitch ha ridotto le prospettive di crescita dell’anno in corso. A intimorire gli analisti, i messaggi conflittuali sull’agenda fiscale

La situazione economica dell’Italia appare sempre più incerta. Le notizie che ci arrivano dagli organi istituzionali, infatti, sono contrastanti. Se guardiamo ai numeri dell’Istat abbiamo di che sorridere. Il nostro Istituto di statistica ha rivisto al rialzo i parametri di finanza pubblica relativi al passato. Secondo le nuove stime, il Pil del 2017 è cresciuto in volume dell’1,6%: lievemente più delle stime precedenti, quando era ipotizzato al +1,5%. Ma se consideriamo l’anno in corso, la situazione è grigia. L’agenzia di rating Fitch ha appena rivisto al ribasso le prospettive per la crescita del 2018: se a giugno si parlava di un +1,3%, ora secondo gli esperti è preventivabile un +1,2% sia per il 2018 sia per il 2019. E per il 2020 le prospettive sono ancora più preoccupanti: si parla di un +0,9%. A intimorire gli analisti è il governo, che ha lanciato messaggi conflittuali sulla sua agenda fiscale, accentuando così la volatilità sul mercato dei titoli di Stato.

Oltre al Pil rivisto anche il debito

L’Istat ha corretto anche i dati relativi alle entrate e alle uscite dello scorso anno. Secondo i nuovi calcoli, l’indebitamento netto sale al 2,4% in rapporto al Pil (rispetto al 2,3% della stima precedente), mentre il rapporto debito/Pil scende al 131,2% contro il 131,4% del 2016. Le stime precedenti indicavano un rapporto al 132,0% nel 2016 e al 131,8% nel 2017. Quelli dell’Istituto di statistica sono aggiornamenti fondamentali. Infatti, è proprio a partire da questi dati che il Tesoro compila la griglia con i parametri di finanza pubblica più importanti inseriti nella nota di aggiornamento al Def.