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Contratti: intesa fra imprese e sindacati sul “test della rappresentanza”

Dopo una trattativa riservata durata un anno e mezzo, è arrivato l’accordo fra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil sulle regole della contrattazione

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Per la firma ufficiale bisognerà aspettare il 9 marzo, ma l’accordo fra sindacati e Confindustria sulle nuove regole della contrattazione sembra ormai definitivamente raggiunto. L’ultimo vertice tra Vincenzo Boccia, presidente dell’associazione imprenditoriale e Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, i segretari rispettivamente di Cgil, Cisl e Uil, infatti, ha dato esito positivo. Durante l’incontro, che ha sancito la chiusura di una trattativa sui contratti durata un anno e mezzo, sono state sciolte le ultime riserve e raggiunti gli ultimi compromessi. È stato così steso il testo di 16 pagine, in cui per la prima volta Confindustria accetta di misurare la sua rappresentanza. Ora mancano solo il sì degli organismi delle tre confederazioni e la sottoscrizione ufficiale.

I quattro obiettivi dell’intesa sui contratti

Con l’intesa sulle nuove regole dei contratti, sindacati e imprese mirano a raggiungere quattro obiettivi. Innanzitutto, intendono riaffermare il ruolo di indirizzo delle confederazioni sulle categorie, così da rimettere ordine in un sistema allo sbando. Vogliono, poi, impedire l’approvazione, da parte del prossimo governo, di una legge sul salario minimo capace di impedire la contrattazione. Il terzo scopo è fermare la duplicazione dei contratti e il ribasso dei salari che potrebbero derivare da intese stipulate da organizzazioni non rappresentative. Infine, l’intento è aprirsi alle novità del welfare integrativo e alle potenzialità della partecipazione dei lavoratori all’impresa.