«Senza il pro-rata, ai professionisti pensioni da fame»

Per il presidente della Cassa dei ragionieri Pagliuca, il rischio è che in futuro i giovani professionisti si trovino a percepire pensioni da 700/800 euro al mese

Luigi Pagliuca, presidente della Cassa dei ragionieri, non ha certo usato giri di parole nel commentare con il Corriere della Sera una recente sentenza della Corte di Cassazione, che aveva sostanzialmente invalidato il metodo “pro-rata (un calcolo misto contributivo e retributivo dell’assegno pensionistico).

A suo parere, senza un riequilibrio del sistema il sistema della previdenza dei professionisti va incontro a sicuro fallimento lasciando oltre 2 milioni di professionisti in eredità all’Inps.

Nella sua visione sentenze come quella della Cassazione, pongono una grossa ipoteca sul futuro dei giovani professionisti che oggi con i loro versamenti stanno finanziando i colleghi in pensione.

Il rischio, ritenuto tanto concreto da indurlo ad auspicare un intervento del Governo, è che il loro assegno pensionistico non superi i 7 o 800 euro mensili.

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