Noleggio a lungo termine: la visione di Alphabet Italia

Marco Girelli, presidente e amministratore delegato di Alphabet Italia

L’intervista a Marco Girelli è parte di
Il bello del noleggio


Il leasing e ancor di più la proprietà di un’auto sono concetti giurassici. Ne è pienamente convinto Marco Girelli, presidente e amministratore delegato di Alphabet Italia, il fornitore di servizi di mobilità aziendale del Gruppo Bmw, che comunque tende a minimizzare. «Per noi costruire pacchetti a misura dei privati è stato abbastanza facile», dice, «abbiamo semplicemente utilizzato il nostro know-how…».

Messa così sembra una cosa da niente, ma la decisione dei privati di puntare sempre più sul noleggio a lungo termine prefigura una vera e propria rivoluzione…
Noi facciamo contratti con le aziende, ma chi utilizza le nostre auto sono i dipendenti. Semplicemente, abbiamo trattato i privati come fossero collaboratori di un’azienda cliente con l’obiettivo di fornire un prodotto a pensieri zero e senza brutte sorprese in agguato.

L’unico settore in cui le auto puramente elettriche hanno un certo successo è proprio il noleggio a lungo termine. Mi spiega perché?
Il noleggio è sempre stato un anticipatore e un acceleratore delle nuove tendenze e l’elettrificazione è indubbiamente il futuro. Oggi per le grandi multinazionali, che si affidano da tempo alle flotte Nlt, il tema ambientale è molto sentito e i bilanci di sostenibilità delle nuove auto sono un tema fondamentale per mantenere competitività sui mercati. Poi ci sono i cambiamenti tecnologici, che nel mondo dell’elettrico sono velocissimi: un’eventuale perdita di valore del veicolo se la gestisce il noleggiatore, mentre il cliente può dormire sonno tranquilli.

Avete delle strategie particolari per portare i vostri clienti verso l’elettrico?
Il problema principale è capire se le esigenze di mobilità di un determinato driver possono essere realmente soddisfatte dall’auto elettrica. E proprio per questo motivo Alphabet ha organizzato moltissimi seminari, workshop e giornate di formazione anche presso i concessionari Bmw e Mini. Le abitudini di guida sono fondamentali perché, diciamolo chiaramente, purtroppo oggi i punti di ricarica sono ancora troppo rari sulle autostrade, concentrati nelle metropoli, a pelle di leopardo in alcune regioni. Quindi per alcuni clienti, che non dispongono di ricarica a casa o al lavoro, il consiglio giusto è aspettare per la transizione che le infrastrutture siano all’altezza di un Paese del G7.

Come spiega il crescente successo dei contratti pay-per- use?
I clienti vogliono soluzioni sempre più flessibili perché sono consapevoli del fatto che un’auto costa anche quando sta ferma. Viene quindi naturale avvicinare il concetto di utilizzo a quello di costo. Nel caso di un’auto a noleggio, ciò significa ottenere un contratto senza vincoli di percorrenza e senza anticipo, con un canone conveniente che consente di guidare l’auto che si preferisce e con l’aggiunta di tutti i servizi tipici del noleggio a lungo termine come bollo, assicurazione, manutenzione, soccorso stradale e gestione dei sinistri. I chilometri sono calcolati utilizzando la black box, quindi sono certificati con la massima precisione.

In Europa sta avendo un notevole successo lo sharing aziendale di auto e di van. Qual è la situazione italiana?
Il nostro sharing si rivolge alle aziende e sostituisce l’uso di taxi, vetture e commerciali a noleggio breve. È un modo intelligente per ridurre i costi della flotta mantenendo intatte le possibilità dei dipendenti di muoversi con una gamma di mezzi elettrici, ibridi, a benzina o a gasolio… Tutti con prenotazione remota e accesso senza chiavi.

Com’è andato, in generale, il mercato del noleggio nella prima parte del 2024?
Nei primi quattro mesi il mercato dell’auto cresce e quello del noleggio frena, penso a causa soprattutto della spinta di fine anno per chiudere bilanci positivi che continua a incidere in negativo. Alphabet, però, batte sempre sentieri un po’ diversi e il nostro primo quadrimestre ha fatto segnare un +47%. Per il mercato del noleggio nella sua globalità è facile prevedere una crescita anche quest’anno e credo che arriverà alla doppia cifra.

La flotta di Alphabet Italia, fornitore di servizi di mobilità aziendale del Gruppo Bmw

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