Se “du is megl che uan”, immaginatevi quattro. Triumph raddoppia la gamma delle sue Tiger 800 e aggiunge due versioni più lussuose ed equipaggiate. Queste medie tuttofare sono molto importanti per la casa inglese che su di loro trasferisce tutto il know how e le tecnologie sviluppate sul top di gamma di cilindrata superiore. Così le Tiger riescono a trovare un ottimo riscontro presso il pubblico italiano, che ne apprezza molto anche il design spigoloso e moderno.
Tra pochi giorni potrete trovare dai concessionari le versioni rinnovate per il 2015 che non vedono rivoluzioni tecniche o estetiche, ma che possono godere di interessanti aggiornamenti. Lasciando invariata la struttura ciclistica, i tecnici inglesi hanno scelto la strada della continuità mantenendo inalterati i pregi di comfort e maneggevolezza che hanno fatto il successo di queste Triumph. D’altro canto, però, si è voluto mettere mano al motore e all’elettronica per garantire performance migliori e consumi ridotti. In termini di valori assoluti, coppia e potenza restano invariate (79 Nm a 7.850 giri e 95 CV a 9.250 giri), ma sono ora meglio sfruttabili grazie a tecnologie quali il Ride by Wire, il controllo di trazione (disinseribile) e il cruise control di serie. I consumi scendono del 17% – arrivando ai 4,3 l/100 km nel ciclo misto dichiarati dalla casa madre – sia grazie al già citato Ride by Wire sia grazie ad interventi massicci sugli organi interni, sul sistema di iniezione elettronica e sul cambio. Persino l’alternatore ha subito un potenziamento, perché sulle nuove versioni dovrà alimentare fari supplementari, navigatore, manopole riscaldate e altri accessori elettrici. Anche l’abs – ora di serie – mostra la cura di queste inglesi: è, infatti, sia disinseribile sia gestibile solo sulla ruota anteriore grazie alla mappatura Off Road.
La novità principale è però la moltiplicazione dei modelli disponibili. Sino allo scorso anno si poteva scegliere tra la Standard e la più cattiva XC, da febbraio arrivano anche le versioni “X” più costose ed equipaggiate. Le due Tiger che già conosciamo cambiano nome e diventano XR – quella più stradale con ruota da 19” – e XC, quella con la vocazione da fuoristrada che monta per l’appunto la ruota anteriore da 21”.
A loro si aggiungono la Tiger 800 XRx e la Tiger 800 XCx, che vantano dotazioni più complete e lussuose. Costano circa 1.100 euro in più, però in cambio offrono la possibilità di impostare mappature diverse che cambiano non solo la risposta del motore, ma anche e soprattutto le tarature di Traction Control e di abs. Due mappe sono preimpostate (Road e Off Road), la terza è invece programmabile dal pilota a suo piacimento che potrà così gestire la risposta dell’acceleratore (Rain, Road, Sport e Off Road), Traction Control e abs.
Grande attenzione al comfort di marcia, che si avvantaggia di sella e manubrio regolabili in base alla corporatura e allo stile di guida del pilota, e che sulle versioni X gode anche del parabrezza regolabile con pratiche manopole.
Pur condividendo la medesima base, le due versioni XR e XC hanno caratteri diversi. La XC – più cara – farà innamorare quelli che, in piedi sulle pedane, vogliono avventurarsi lontano dall’asfalto e sarà prediletta dai piloti molto alti che cercano comodità e protezione aerodinamica. La XR, viceversa, sotto un vestito da enduro nasconde doti da stradale pura. Più adatta ai piloti di tutte le taglie offre sensazioni di guida eccellenti nel misto guidato, si comporta egregiamente in città ed è comodissima in autostrada. In ogni caso da quest’anno ognuno potrà scegliere quella che più si addice al proprio stile e al proprio portafogli, il delta tra le diverse versioni supera, infatti, anche i 2 mila euro: Tiger 800 XR (10.390 euro) e Tiger 800 XC (12.390 euro) – arriveranno ad aprile -, Tiger 800 XRx (11.490 euro) e Tiger 800 XCx (12.490 euro).
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