Hr Manager, una figura spesso sottovalutata dalle aziende italiane

Hr Manager, una figura spesso sottovalutata dalle aziende italiane© Shutterstock

Dal mondo del lavoro emergono continui segnali di mismatch, la difficoltà di far incontrare domanda e offerta. In questo contesto, con il suo ruolo di mediazione, il ruolo delle Risorse umane (Hr) diventa oggi più che mai figura chiave per superare questo gap.

Ma quanto questa figura viene valorizzata all’interno delle imprese? Secondo una ricerca condotta dalla società di headhunting Reverse, nelle aziende pesa l’assenza di un percorso di crescita chiaro e definito e di una formazione costante, nonostante gli Hr Manager diano molta importanza ai valori aziendali e li trasmettano ai propri collaboratori per un forte senso di appartenenza e di collaborazione.

Secondo i dati raccolti da Reverse su un campione di 400 professionisti delle Risorse umane in Italia – per il 64% degli Hr Manager manca la predisposizione di un preciso percorso di crescita. Inoltre, il 40% degli intervistati ha confermato che in un anno ha partecipato a meno di cinque ore di formazione.

Gli Hr Manager, inoltre, tengono molto all’allineamento valoriale per sé e per i propri collaboratori, sintomo di un attaccamento alla professione e alle persone che riflette la loro vocazione. Una vocazione sicuramente positiva, ma che non sempre viene valorizzata adeguatamente.

“Scendiamo un attimo dal carro impazzito del ‘non riesco ad assumere’ e ascoltiamo chi sta tra l’incudine e il martello”, afferma Alessandro Raguseo, Ceo di Reverse. “Comprendendo davvero l’intermediario, l’Hr Manager che ogni giorno ascolta i candidati e l’azienda, possiamo trovare le soluzioni per le organizzazioni che vogliono crescere, o anche solo sopravvivere. Il mercato del lavoro di oggi infatti non consente sbavature. Come imprenditori dobbiamo puntare su chi porterà a bordo i talenti che ci traghetteranno nel futuro”.

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