Il mondo del lusso affronta un 2025 dai contorni contrastanti. Lo certifica il nuovo report Luxury & Premium 50 di Brand Finance, che ogni anno classifica i 50 marchi premium e di alta gamma più importanti al mondo per valore del trademark, il principale asset strategico per il settore.
La Luxury & Premium 2025 di Brand Finance
In testa alla graduatoria si conferma Porsche, che pur subendo una flessione di 2 miliardi di dollari, conserva la prima posizione con un valore di 41,1 miliardi al primo gennaio 2025. Alle sue spalle Chanel, che registra un’impennata del 45% e raggiunge i 37,9 miliardi, staccando nettamente gli altri inseguitori. La classifica di Brand Finance mostra un settore spaccato in due: se da un lato Chanel, Rolex (+36%), Ferrari (+36%) e Hermès (+19%) mettono a segno crescite rilevanti sia in termini relativi che assoluti, dall’altro Gucci (-24%), Omega (-45%) e Maserati (-43%) registrano perdite pesanti. Omega in particolare lascia sul campo 1,9 miliardi di valore, mentre Gucci ne perde 3,5.
I brand che meglio hanno saputo tradurre notorietà e reputazione in vendite nel 2024 includono anche Dior (+18%), Cartier (+15%) e Guerlain (+23%). Fuori dalla top 10, brillano Bulgari (+43%) e Intercontinental (+37%), che segnano le crescite percentuali più alte dell’anno.
Stesso numero di brand, ma peso diverso tra Francia e Italia
Il report segnala inoltre un deciso riequilibrio geopolitico. Francia e Italia contano lo stesso numero di marchi in classifica (15 ciascuna), ma quelli francesi rappresentano il 49% del valore complessivo del ranking, contro appena il 18% degli italiani. Un divario reso ancora più netto dal boom di Chanel e dal declino di Gucci.
Terza la Germania, che con il solo marchio Porsche copre il 13% del valore totale. A determinare la crescita record di Chanel, pari a quasi 12 miliardi di dollari, sono stati il rafforzamento del brand e le prospettive economiche favorevoli. Non a caso Chanel è il marchio dominante non solo nella moda, insieme a Dior, ma anche nella cosmetica. Rolex guida invece il comparto orologiero, mentre Ferrari si conferma una potenza assoluta nel settore auto.
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