Unicredit, Leonardo, Ovs… le aziende italiane che battono il Bitcoin in Borsa

Piazza Affari, le azioni italiane che hanno superato il Bitcoin© Shutterstock

Se è vero che il Bitcoin è uno dei protagonisti assoluti dei mercati globali per via della crescita esponenziale del suo valore, è altrettanto vero che anche alcune azioni di aziende italiane hanno registrato negli ultimi anni performance altrettanto straordinarie.

A restituire una panoramica completa è un articolo del Sole 24 Ore, dove si sottolinea come al netto delle grandi fughe da Piazza Affari ci sono titoli che hanno registrato performance straordinarie, superando persino la crescita del Bitcoin. Mentre la criptovaluta ha fatto segnare un impressionante +193% dal gennaio 2021 a oggi, alcune azioni quotate sui mercati di Borsa italiana hanno performato meglio, dimostrando di poter offrire opportunità interessanti agli investitori.

UniCredit è uno degli esempi più significativi di questa tendenza: la banca italiana ha visto il suo valore salire di quasi il 400% dal gennaio 2021, doppiando così la performance del Bitcoin. Il merito di questa crescita risiede principalmente nell’aumento dei tassi d’interesse, una mossa della Banca Centrale Europea che ha favorito notevolmente il settore bancario.

UniCredit ha saputo capitalizzare questo momento positivo, grazie anche a una serie di operazioni strategiche di consolidamento che hanno rafforzato la sua posizione sul mercato (e che hanno portato a spingersi verso movimenti come l’Ops su Banco Bpm, ancora in fase di esame). Queste operazioni hanno permesso alla banca, come dicevamo, di ottenere un rendimento più che doppio rispetto a quello del Bitcoin, confermando la forza di un settore consolidato.

Anche Leonardo, uno dei principali gruppi italiani nel settore della difesa e dell’aerospazio, ha visto il suo titolo crescere in modo significativo, con un aumento del 341% nello stesso periodo. La crescita di Leonardo è stata alimentata dalla crescente domanda di sistemi di difesa, in particolare durante gli ultimi anni segnati da conflitti internazionali. Il settore ha beneficiato di un aumento degli investimenti, con Leonardo che ha saputo attrarre commesse sia da parte di governi che da aziende private, consolidando la sua posizione di leader a livello mondiale.

Oltre a banche e difesa, anche altre aziende del cosiddetto “settore tradizionale” hanno battuto il Bitcoin in termini di performance: Ovs, il gigante della moda, ha visto il suo titolo crescere più del 200%, un risultato che ha sorpreso molti, considerando la capitalizzazione relativamente bassa rispetto ad altri attori globali. E non è tutto qui, perché non si tratta solo di aziende di grande valore o con settori consolidati, ma anche di realtà più piccole che hanno saputo trarre vantaggio da specifici momenti favorevoli.

D’Amico International Shipping, per esempio, ha visto un aumento del 341% grazie alla crescita dei traffici marittimi e dei prezzi nel settore dei trasporti via mare. Maire Technimont, un gruppo tecnologico e ingegneristico, ha registrato un aumento simile, beneficiando di una domanda crescente per progetti di ingegneria e sviluppo in ambito industriale e tecnologico. A sorpresa, anche aziende tecnologiche come Txt e-Solutions e Dba Group sono riuscite a ottenere performance superiori rispetto al Bitcoin.

Volendo fare un’analisi tutt’altro che forzata, ognuno di questi esempi dimostra che la crescita delle aziende italiane non è legata solo ai settori tecnologici o innovativi, ma anche a quelli tradizionali che, a differenza degli asset speculativi come le criptovalute, si fondano su modelli di business più stabili e consolidati, in grado di garantire ritorni significativi agli investitori.

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