Si apre una nuova fase nel percorso di Telepass, la società italiana specializzata in servizi per la mobilità urbana ed extraurbana. Il fondo Partners Group, che detiene il 49% del capitale, starebbe valutando l’uscita dalla partecipazione. Secondo quanto anticipato da Il Sole 24 Ore, sarebbero in corso riflessioni interne per affidare un mandato esplorativo a uno o più advisor finanziari: tra i nomi più quotati figurano Mediobanca e Ubs.
Attualmente, il controllo di Telepass è suddiviso tra Mundys – già Atlantia – con il 51%, e Partners Group, che aveva acquisito la sua quota nel 2021. Ora, con la scadenza del periodo di lock-up avvenuta nell’aprile 2024, il fondo elvetico ha la possibilità di cedere la propria partecipazione.
Telepass nel mirino dei grandi fondi
Nelle prossime settimane è atteso un incontro tra i manager di Partners Group e quelli di Mundys per discutere le opzioni strategiche. Uno dei passaggi chiave sarà la notifica formale della decisione di vendere, come previsto dagli accordi societari.
Tra i potenziali acquirenti si profilano grandi investitori internazionali, tra cui Antin, Stonepeak, Bain Capital e Advent, interessati a entrare nel capitale di una realtà che gioca un ruolo importante nei servizi di mobilità integrata. Resta da capire se verrà messo sul mercato l’intero 49% oppure una quota più ampia, ipotesi che però sembra poco probabile: Mundys, controllata dalla Edizione dei Benetton e partecipata da Blackstone e Fondazione Crt, non avrebbe intenzione di scendere sotto il 51%.
Crescita all’estero e concorrenza in Italia
Sul piano industriale, Telepass guarda con sempre maggiore interesse ai mercati internazionali, mentre in Italia la concorrenza si fa più agguerrita. Nuovi player come UnipolMove e MooneyGo stanno infatti ridisegnando gli equilibri di un settore che per anni è stato dominato da un solo operatore.
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