Porsche taglia la previsione degli utili, General Motors deve rinviare la guidance

Porsche taglia la previsione degli utili, General Motors deve rinviare la guidance© Shutterstock

Porsche ha tagliato la previsione degli utili per l’anno in corso e General Motors ha deciso di congelare 4 miliardi di dollari destinati al buyback, il riacquisto di azioni proprie. Si tratta di un fatto che riflette la crisi che sta attraversando il settore automobilistico in America, anche a seguito dei dazi voluti da Trump e alla guerra commerciale che ne è scaturita.

Infatti, le stime fatte in precedenza non prendevano in considerazione gli effetti delle tariffe in vigore dal 3 aprile 2025. Ecco allora che General Motors aggiornerà la guidance. L’obiettivo finale è fare il modo che le politiche commerciali in atto non affossino ulteriormente il mercato. 

Cosa sta succedendo e quali sono i piani per il futuro

Le case automobilistiche che assemblano negli Stati Uniti potranno beneficiare di crediti fino al 15% del valore dei veicoli prodotti, utilizzabili per compensare i dazi sui componenti esteri. Il rimborso potrà essere pari al 3,75% del costo dell’auto e i componenti su cui pesano i dazi al 25% non avranno applicate le tariffe su alluminio, acciaio o altri materiali. Si tratta di misure retroattive e daranno il tempo di riorganizzare le forniture e riportare la produzione in America.

“Crediamo che la leadership del presidente stia contribuendo a creare condizioni di parità per aziende come GM”, ha affermato Mary Barra, Ceo di General Motors. Un numero importante di pick-up sono prodotti in Canada e Messico, mentre modelli come Chevrolet Trax ed Equinox potrebbero essere soggetti ad aumenti di prezzo. 

Nonostante Porsche abbia tagliato la previsione degli utili, General Motors ha chiuso il primo trimestre dell’anno sopra le aspettative: utile per azione a 2,78 dollari, pari a un +6,1%, ed Ebit rettificato di 3,49 miliardi di dollari, in calo del 9,8% rispetto al 2024. Un piccolo segnale positivo arriva dalla Cina, dove GM è tornata in utile. 

La crisi di Porsche e del lusso

Il primo trimestre di Porsche ha deluso le attese: ha ridotto le stime del margine operativo al 6,5-8,5%, contro il precedente 10-12%, e abbassato le previsioni sui ricavi a 37-38 miliardi di euro. Il comparto sportivo e di lusso non va bene neanche sul mercato cinese, dove le vendite sono scese del 42% nel primo trimestre, registrando il peggior risultato dal 2013.

Questa crisi ha portato la casa automobilistica  a mettere in pausa il progetto Cellforce sulla produzione di batterie ad alte prestazioni. Si tratta di un investimento da 1,3 miliardi di euro, ma il gruppo ha ritenuto fosse meglio puntare su modelli endotermici e ibridi plug-in. In questo contesto, per l’azienda i dazi Usa sono un fattore ancora più critico. Nonostante gli sforzi di per anticipare le spedizioni e il congelamento dei listini, i conti hanno comiciato a risentirne.

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