Il settore del risparmio gestito in Italia ha chiuso il 2024 con un aumento dell’8% degli asset in gestione, raggiungendo un totale di 2.400 miliardi di dollari. Un risultato che, come evidenzia l’ultimo Global Asset Management di Boston Consulting Group (Bcg) posiziona il nostro Paese come il quinto mercato dell’asset management in Europa, in linea con la media di crescita europea.
A trainare questo sviluppo è stato soprattutto il segmento retail, che ha registrato un incremento del 10%, contro il +5% del comparto istituzionale. Il retail, che in Italia rappresenta ben il 59% degli asset totali gestiti — a fronte di una media europea del 33% — ha mostrato una particolare predilezione per i fondi comuni. Questi veicoli hanno superato il 70% degli asset retail e hanno fatto segnare una crescita a doppia cifra nell’anno.
Subito dopo, il secondo canale per volumi gestiti è rappresentato dal comparto assicurativo. Sul fronte istituzionale, le compagnie assicurative si confermano i principali clienti, seguite dai fondi pensionistici. Tuttavia, entrambi i comparti hanno registrato aumenti contenuti, con tassi di crescita a bassa cifra singola. Crescita globale spinta dai mercati, ma non basta A livello mondiale, il 2024 è stato un anno da record per il settore, che ha raggiunto 128 mila miliardi di dollari in asset in gestione, segnando un balzo del 12%.
Oltre il 70% di questa crescita è stata determinata dalla performance positiva dei mercati finanziari, mentre solo il 30% è derivato da raccolta netta effettiva. Un dato che sottolinea la fragilità strutturale del settore e l’urgenza di una trasformazione profonda. Il comparto continua, infatti, a subire una compressione dei margini: le commissioni medie sono passate da 25 a 20 punti base tra il 2015 e il 2024. Allo stesso tempo, l’evoluzione delle preferenze degli investitori e la digitalizzazione stanno costringendo gli operatori a rivedere i modelli di business e a puntare su efficienza, innovazione e specializzazione dell’offerta.
Secondo Boston Consulting Group, il settore dell’asset management sta vivendo una fase di profondo cambiamento, guidata da tre grandi forze. La prima riguarda lo sviluppo di nuovi prodotti: nonostante la gestione attiva sia in calo, rimane strategica, e stanno crescendo strumenti come gli Etf attivi, i portafogli modello e i conti separati. In parallelo, si sta ampliando il mercato dei fondi su asset privati destinati ai clienti retail. Il secondo fattore è il consolidamento del settore, spinto da fusioni e acquisizioni, con le grandi realtà che migliorano l’efficienza grazie alla tecnologia, mentre le più piccole cercano di restare competitive adottando modelli più snelli. Infine, l’attenzione ai costi è sempre più centrale. L’intelligenza artificiale, in particolare la GenAI, sta trasformando in profondità i processi operativi, migliorando l’efficienza lungo tutta la catena del valore.
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