Consumi: ottimismo in Europa, ma la spesa è ferma

Consumi: ottimismo in Europa, ma la spesa è ferma© Shutterstock

La fiducia e l’ottimismo dei consumatori europei sono in risalita, ma la loro propensione all’acquisto è ancora ristagnante. Lo dimostrano i dati del nuovo studio di Boston Consulting Group intitolato European Consumers Are Optimistic But Still Not Spending, che offre un’analisi approfondita delle abitudini sui consumi in Europa.

Tra i fattori che bloccano i consumatori del Vecchio Continente ci sono soprattutto i rincari, l’inflazione e le incertezze economiche generali. Servono dunque strategie mirate sul piano dell’assortimento, dei prezzi e delle promozioni, con l’obiettivo di mantenere la competitività. L’analisi di Bcg arriva proprio a questa conclusione attraverso un sondaggio sul sentiment di 7 mila consumatori di cinque Paesi in Europa. Il 73% degli intervistati, innanzitutto, segnala un aumento dei prezzi di beni e servizi nella prima metà del 2024. Di fronte ai rincari, quindi, il 39% dei consumatori ha scelto di spendere di più per i prodotti essenziali, riducendo le spese discrezionali.

Nello stesso periodo, il 25% ha dichiarato che il proprio reddito è diminuito e il 28% ha affermato di non essere riuscito a risparmiare. “Lo studio conferma alcuni elementi chiave, di cui tutte le realtà B2C dovrebbero tenere conto”, ha affermato Antonio Faraldi, Managing Director e Partner di Bcg “I prezzi sono saliti più dei salari: la maggior parte delle famiglie ha reagito facendo tagli soprattutto su beni e servizi ritenuti non essenziali”.

Le categorie che hanno subito i maggiori cali nelle vendite sono l’abbigliamento (-20%), gli snack e gli alcolici (-15% ciascuno). In generale, tuttavia, la fiducia nel futuro appare in lieve crescita: il 22% degli intervistati si aspetta di spendere di più per beni essenziali nei prossimi mesi e il 26% prevede un aumento delle spese per beni non essenziali. Secondo Faraldi, occorre ora “aumentare la capacità dell’azienda di adeguare gli assortimenti a bisogni specifici delle diverse aree target. Sfruttare a fondo il muscolo aziendale del pricing – o costruirne in fretta uno se inadeguato. Esplorare sul serio le frontiere della personalization, senza procrastinare oltre”.

Resta sempre aggiornato con il nuovo canale Whatsapp di Business People
© Riproduzione riservata