Beko Europe: nuovo piano industriale tra chiusure e investimenti in Italia

Beko Europe: nuovo piano industriale tra chiusure e investimenti in ItaliaUn momento dei lavori tra i rappresentanti di Beko Europe e del Mimit

Beko Europe ha presentato un piano industriale per le sue attività italiane, illustrato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e ai sindacati. Il documento conferma le difficoltà già emerse nei mesi scorsi, con interventi significativi che interesseranno diverse sedi in Italia.

Il piano ha incontrato l’opposizione del Mimit e dei sindacati. Il sottosegretario Fausta Bergamotto ha dichiarato che il governo non accetterà il piano senza il coinvolgimento delle parti sociali e farà leva sulla golden power per tutelare l’occupazione. I sindacati Fim, Fiom, Uilm e Uglm hanno annunciato mobilitazioni e chiesto al Governo italiano di intervenire. Una nuova discussione è fissata per il 10 dicembre.

Chiusure e ridimensionamenti

La multinazionale considera insostenibili i bassi tassi di utilizzo delle capacità produttive, che nel 2023 si sono attestati sotto il 40%, con un calo del 20% rispetto al 2017. Entro il 2025 è prevista la chiusura degli stabilimenti di Siena (produzione di congelatori) e Comunanza (lavatrici), nonché la riduzione dell’attività a Cassinetta di Biandronno (Vv). Sarà chiuso anche il centro R&S di Fabriano. Gli esuberi previsti ammontano a 1.151 lavoratori nelle aree produttive e a 678 tra impiegati e dirigenti.

Anche i siti di Melano (An) e Carinaro (Ce) subiranno una riduzione del personale, rispettivamente di 60 e 40 unità.

Il piano di investimenti di Beko Europe

Nonostante le difficoltà, Beko investirà 110 milioni di euro per innovare le linee produttive di cucine e prodotti da incasso nei siti di Melano e Cassinetta, con focus su automazione, robotica e digitalizzazione. L’Italia sarà centrale per il design industriale e la ricerca globale dell’azienda. Melano e Cassinetta saranno potenziati per la produzione di microonde, forni e piani cottura, mentre lo stabilimento di Carinaro continuerà a operare come centro europeo per i ricambi e il ricondizionamento degli elettrodomestici.

Criticità nei siti in chiusura

A Siena, il settore refrigerazione soffre perdite strutturali di competitività, aggravate da milioni di euro di deficit accumulati negli ultimi cinque anni. Cassinetta, nonostante gli ingenti investimenti, registra ancora perdite rilevanti. Comunanza, pur beneficiando di fondi negli anni scorsi, resta insostenibile per una produzione redditizia a lungo termine. Per Siena e Comunanza si valuteranno progetti di reindustrializzazione e riconversione.

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