AI in azienda: già il 18,6% delle imprese italiane la utilizza

Già il 43% delle imprese che usano l’AI registra più efficienza nei processi. Attesa una crescita dei ricavi (+29%) e una diminuzione dei costi (-17%) di costi in tre anni, ma servono competenze e formazione

AI in azienda: già il 18,6% delle imprese italiane la utilizza© Shutterstock

L’intelligenza artificiale (AI) è ormai una realtà per il 18,6% delle imprese italiane, che hanno già implementato soluzioni strutturate. A rivelarlo è il secondo rapporto dell’Osservatorio Look4ward, The Augmented AI-Human Job, promosso da Intesa Sanpaolo e Università Luiss Guido Carli, con il supporto di Accenture e Digit’Ed.
La ricerca, presentata a Roma, ha coinvolto oltre 800 imprese italiane attraverso survey e interviste a Ceo e Hr manager, analizzando l’impatto dell’AI sui modelli organizzativi, sulle competenze e sulla produttività.

Tra i dati più rilevanti spicca il fatto che quasi un’impresa su due (43%) tra quelle che utilizzano l’AI dichiara di aver già ottenuto un miglioramento dell’efficienza operativa. Ma il vero salto è atteso nei prossimi tre anni: il fatturato potrà crescere fino al 29%, mentre i costi operativi potrebbero ridursi del 17%. L’interesse verso l’AI è in rapida espansione, in particolare tra le imprese più grandi, localizzate nel Nord-Ovest e attive nel settore dei servizi. Tuttavia, per trasformare questa tecnologia in un reale vantaggio competitivo, le aziende devono accompagnarne l’adozione con una profonda revisione di processi, ruoli e competenze.

Il messaggio è chiaro: l’AI non sostituirà le persone, ma dovrà integrarsi con esse. È il principio del modello “GenIAle” (Generative Intelligence for Augmented Labor and Empowerment), che punta su una sinergia virtuosa tra intelligenza artificiale e competenze umane. In quest’ottica, Intesa Sanpaolo – che ha già assunto 2.350 specialisti IT e prevede oltre 150 applicazioni AI e GenAI entro il 2025 – propone un modello human in the loop, in cui la guida dei processi resta saldamente nelle mani delle persone.

Il rafforzamento delle competenze è considerato un pilastro fondamentale della trasformazione. Secondo il report, 8 imprese su 10 investiranno in percorsi formativi specifici nei prossimi tre anni e il 42% lo farà in collaborazione con le università. Tra le competenze più richieste emergono il digitale e l’uso consapevole dell’AI (62%), la creatività e l’innovazione (32%) e la capacità di comunicare concetti complessi in modo chiaro (27%). La difficoltà nel reperire profili adeguati resta però una barriera concreta: oltre il 66% delle imprese segnala carenze in termini di candidati qualificati. Per questo motivo, la collaborazione tra imprese e sistema accademico è ritenuta cruciale per costruire un ecosistema formativo multidisciplinare e accessibile.

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