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Riforma del Senato: addio bicameralismo perfetto? Ecco cosa cambia

Approvato alla Camera in via definitiva il testo della riforma della costituzione, che dovrà superare il referendum confermativo per entrare in vigore

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Con il voto dell’Aula di Montecitorio il Parlamento approva in via definitiva la riforma della costituzione che abolisce il bicameralismo perfetto e riforma il Senato. Il disegno di legge viene approvato nell’ultima sua lettura solo dalla maggioranza: alla camera le opposizioni erano assenti e la nuova costituzione viene approvata con 361 sì e 7 no.

IL REFERENDUM. Per entrare ufficialmente in vigore la nuova costituzione dovrà essere approvata dagli italiani, chiamati al referendum confermativo del prossimo autunno.

COSA CAMBIA. Con questa riforma il Senato sarà costituito solo da 95 membri, eletti dai consigli regionali (oltre ai cinque Senatori a vita nominati dal presidente della Repubblica) e avrà meno poteri rispetto alla Camera. I deputati, che restano 630, saranno gli unici a votare la fiducia al governo. Inoltre, torneranno allo stato alcune competenze, finora condivise con le Regioni.

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