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Supertassa per i ricchi, Hillary Clinton si gioca la carta fiscale

La candidata alle primarie democratiche degli Stati Uniti punta ad applicare la Buffet rule: “Dobbiamo fare in modo che i ricchi e le società paghino più della loro giusta quota”

Una sovrattassa del 4% per chi guadagna più di 5 milioni di dollari l’anno. È la proposta lanciata da Hillary Clinton, candidata democratica negli Stati Uniti e tra le più accreditate a sostituire Barack Obama alla Casa Bianca. Prima, però, dovrà superare la concorrenza alle primarie di Bernie Senders. Da qui la carta fiscale, giocata per far leva sulla determinante classe media statunitense.

Secondo il Washington Post, il livello proposto dallo Stato dell’Iowa dalla Clinton non si vedeva da 30 anni e va oltre la Buffet rule, la proposta del magnate Warren Buffet di applicare una tassa minima del 30% a chi ha un reddito lordo di oltre due milioni di dollari. “Voglio attuare la Buffet rule: avere la certezza che c’è una tassa minima da pagare”, ha spiegato la Clinton. “Voglio andare oltre e imporre ciò che io chiamo una giusta quota di sovrattassa ai multimilionari perché ora siamo indietro e dobbiamo fare in modo che i ricchi e le società paghino più della loro giusta quota”. Negli Stati Uniti i redditi più elevati sarebbero già tassati al 39,6%, ma, secondo il team della Clinton, che cita il fisco americano, nel 2013 i 400 americani che hanno guadagnato di più hanno pagato in media il 23% di tasse grazie a escamotage finanziari.

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Hillary Clinton © Getty Images