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Sostenibilità

Wwf, i regali inutili sono in via di estinzione

Nuova iniziativa a sostegno della biodiversità dell’associazione ambientalista che sottolinea come il tasso di estinzione dovuto alle attività umane è mille volte superiore a quello naturale

Un pianeta ricchissimo di vita, abitato da circa 5 milioni di specie animali e vegetali, con 18 mila nuove specie di piante e animali descritte ogni anno e 49 scoperte al giorno negli angoli più remoti del pianeta. Un quadro interessante, che però diventa drammatico se si considera che il tasso di estinzione dovuto alle attività umane è mille volte superiore al tasso di estinzione naturale, con popolazioni di vertebrati diminuite di un terzo negli ultimi quarant’anni, 21.286 specie a rischio estinzione su 71.576 considerate, e un’ “impronta” fisica dell’uomo sul pianeta pari a quasi il 50% di tutte le terre emerse, con ormai solo un quarto della biosfera in una situazione ancora selvatica. È la fotografia che emerge dal primo rapporto Wwf sulla biodiversità, in Italia e nel mondo, realizzato con il contributo della Società Italiana di Ecologia, presentato oggi a Roma.

LE SPECIE BANDIERA

I numeri delle specie bandiera su cui il WWF concentra la propria azione sono drammaticamente bassi: del Rinoceronte di Giava restano appena 50/60 individui, 270 del Rinoceronte di Sumatra, minacciati dal bracconaggio per la richiesta del corno; di tigri restano 3.200 individui, con 3 sottospecie su 9 già estinte, la Lince iberica conta tra gli 80 e i 140 individui; gli elefanti africani, di foresta e di savana, contano 400 mila – 580 mila individui, ma erano un milione e trecentomila negli anni ’70, e di elefanti indiani restano appena 4 mila – 50 mila; i gorilla di montagna sono 860/880, decimati da deforestazione e ricerca del petrolio. Sono solo 1.600 i panda giganti. Come i 1.600 panda di cartapesta adottabili come “regalo esemplare” per Natale. Parte oggi infatti la campagna “I regali inutili sono in via di estinzione” che, fino al 17 dicembre mette all’asta su eBay 1.600 panda di cartapesta, in edizione limitata (e numerata) personalizzata da artisti naturalisti (il n. 1 è di Fulco Pratesi, presidente onorario del Wwf Italia), ragazzi delle scuole d’arte e personaggi amati dal grande pubblico come Raphael Gualazzi, Fiorello, Aldo Giovanni e Giacomo, i Negramaro, Elisa, Giorgia, Dario Vergassola e Licia Colò, Bevilacqua e Silver, Laura Morante, Flavia Pennetta, Alessandro Borghese, Panariello, Massimiliano Rosolino, Federica Pellegrini, Michele Placido, Francesco Facchinetti e tanti altri (www.wwf.it/pandinispecial).

FOCUS ITALIA: IL “BORSINO DELLE SPECIE”

Per quanto riguarda il nostro Paese il rapporto Wwf stila il “borsino delle specie” per indicare chi sale e chi scende. Tra le specie che “salgono”, il lupo è passato da 100 esemplari nel 1970 ai circa 1500 esemplari di oggi; l’orso delle Alpi da 3-5 individui nel 1990 a più di 40; il camoscio appenninico, da 600 esemplari nel 1990 a circa 2000; il grifone da 20 coppie nel 1990 a più di 100 coppie; l’airone guardabuoi che non era più presente nel 1980, oggi conta più di 1000 coppie; la cicogna bianca passata da 0 a 100 coppie dal 1970 a oggi, il fenicottero, assente nel 1980 e oggi specie simbolo con 3000 coppie. Sono invece in forte contrazione specie come la gallina prataiola, che nel 1970 contava 1000 esemplari in Puglia mentre oggi sono 5-10; il gambero di fiume, che ha perso il 90% del proprio areale dal 1960 a oggi e altri come il gallo cedrone, la pernice bianca, l’ululone, la tartaruga di mare e le testuggini d’acqua e di Hermann, di cui non ci sono dati numerici precisi ma che hanno subito un forte declino. Mentre sono stabili su numeri bassissimi specie simbolo come l’orso bruno marsicano, con 40-46 individui, la foca monaca (3-5) o la lince (3-5).

Credits Images:

I pandini special del Wwf