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Sostenibilità

Mark Zuckerberg: 3 mld di dollari per sconfiggere le grandi malattie

La nuova iniziativa del fondatore di Facebook che, con la moglie Priscilla e la loro Chan Zuckerberg Initiative puntano ad allungare la vita delle persone

Un investimento a lungo termine nella ricerca con l’obiettivo di combattere le più grande malattie al mondo, quelle che provocano la maggior parte dei decessi, per dare un futuro migliore ai bambini di tutto il mondo. È quanto è stato annunciato dal fondatore di Facebook Mark Zuckerberg che, insieme alla moglie Priscilla e alla loro Chan Zuckerberg Initiative, hanno presentato una serie di iniziative per accelerare la ricerca sanitaria.

“Da circa un secolo, la medicina è una scienza moderna e finora abbiamo fatto incredibili progressi”, spiega in un post Zuckerberg. “Da allora, l’aspettativa di vita è aumentata di tre mesi per ogni anno, e se proseguissimo con questo trend, l’aspettativa media raggiungerà i 100 anni più o meno alla fine di questo secolo”. La Chan Zuckerberg Initiative si occuperà di favorire il lavoro degli scienziati per far sì che possano costruire nuovi strumenti e tecnologi necessarie ad accelerare la ricerca. “Oggi abbiamo annunciato alcuni passi in questa direzione”, ha affermato l’imprenditore statunitense. “La Dott.ssa Cori Bargmann, esperta di fama mondiale nel campo delle neuroscienze e della genetica, prenderà parte alla Chan Zuckerberg Initiative per guidare questa iniziativa”. Inoltre la famiglia Zuckerberg si impegna a “investire 3 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni in questa iniziativa per aiutare gli scienziati a curare le malattie. Il nostro primo progetto”, ha aggiunto, “è la creazione del Biohub. Stiamo investendo 600 milioni di dollari in un nuovo polo di ricerca per unire scienziati e ingegneri da Stanford, dall’Università della California – San Francisco, da Berkeley, e il team di ingegneri di prim’ordine che stiamo formando alla Chan Zuckerberg Initiative. L’iniziativa scientifica è uno sforzo a lungo termine. Abbiamo in programma di investire miliardi di dollari nel corso dei decenni. Ma ci vorranno anni per sviluppare questi strumenti e ancora più tempo per poterli utilizzare a pieno. Sarà difficile e dobbiamo essere pazienti, ma è importante”.