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Attualità

Sciopero generale in 25 città contro Jobs act, Scuola e non solo

Numerose le associazioni coinvolte nelle manifestazioni del 14 novembre. Si protesta su tanti temi, non necessariamente collegati tra loro…

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Sindacati come Cobas e Fiom, gli studenti, i centri sociali, associazioni di rappresentanza di lesbiche, gay, omosessuali e trasgender (Lgbt) e i movimenti contro le Grandi Opere come Expo. Cos’hanno in comune queste associazioni? Una data, quella del 14 novembre, giorno di sciopero generale. Da questa mattina, attraverso cortei, sit-in e presidi, numerose associazioni e sindacati stanno manifestando nelle principali città italiane: Torino, Genova, Milano, Brescia, Padova, Venezia, Trieste, Bologna, Firenze, Pisa, Lucca, Massa Carrara, Siena, Roma, Cagliari, Terni, Pescara, Campobasso, Napoli, Salerno, Bari, Taranto, Cosenza, Catania e Palermo.Si protesta su tanti temi, non necessariamente collegati tra loro: contro il Jobs act, contro la Buona Scuola proposta dal governo, contro le Grandi Opere – “simbolo di un modello fallimentare – e contro l’austerità e privatizzazione dei Beni Comuni, come l’acqua. L’obiettivo dei manifestanti? Lo si esprime bene sul quotidiano la Repubblica: “far cadere in un colpo solo tutti i birilli che frenano la ripresa, che sviliscono il welfare state”.

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La locandina della Fiom dedicata alle due giornate di sciopero indette contro il Jobs Act