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Attualità

Restauro Colosseo, indaga la Procura di Roma

Secondo la Uil, anche la Corte dei Conti avrebbe aperto un’indagine sull’accordo firmato dal commissario straordinario Cecchi con Della Valle. Alemanno: è una follia

Nuova tegola sul Colosseo. Sembra che, oltre ad aver ricevuto parere negativo dall’Antitrust, il restauro griffato Della Valle sia al centro di due diverse indagini: una da parte della Procura di Roma, l’altra ad opera della Corte dei Conti. A darne notizia la Uil, che nel gennaio del 2011, all’indomani della convenzione siglata tra il Gruppo Tod’s e l’allora commissario straordinario dell’area archeologica romana Roberto Cecchi, oggi sottosegretario del ministero dei Beni culturali, aveva presentato un esposto alla magistratura. Un accordo da 25 milioni di euro, questo del gennaio 2011, che oggi sembra essere seriamente a rischio.

A replicare all’indiscrezione il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. «Questa è una notizia data da un sindacato. Vedremo se è vera è chiaro che la Procura o la Corte dei Conti hanno tutto il diritto di indagare. Questa è una vicenda che riguarda il Mibac e tutta la procedura che è stata fatta, ma mi sembra francamente una follia». «Lasciateci restaurare il Colosseo – ha proseguito il sindaco – fate in modo che il ministero possa restaurare questo monumento. Qual è l’obiettivo? Volete che cada a pezzi a furia di Tar, Antitrust, Procura e Corte dei Conti? Vogliamo far sì che lo sponsor si riprenda i 25 milioni? Se questo è l’obiettivo lo si dica francamente. Sono indignato da questa operazione continua e vergognosa per far saltare la sponsorizzazione – ha concluso Alemanno – che ci permette il restauro del monumento più importante del mondo con i soldi privati».