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Attualità

Obama tifa Europa: no alla Brexit

In visita a Londra per festeggiare i 90 anni della Regina Elisabetta, il presidente Usa ha sottolineato l’importanza dell’Ue e il suo ruolo strategico nel diffondere i valori britannici

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Barack Obama contesta la Brexit e spezza una lancia a favore dell’Ue. Giunto in vista a Londra per festeggiare i 90 anni della regina Elisabetta, il presidente degli Stati Uniti è entrato nel merito della possibile uscita del Regno Unito dalla Unione Europea. «Se il Regno Unito debba continuare o meno a far parte della Ue è decisione che spetta agli elettori britannici», ha dichiarato, per poi precisare «Siamo amici che non si temono, per questo dirò con la schiettezza dell’amico che l’esito della vostra scelta è oggetto di profondo interesse per gli Stati Uniti. Le decine di migliaia di americani che riposano nei cimiteri d’Europa sono una silenziosa testimonianza di quanto intrecciate siano la nostra prosperità e la nostra sicurezza».

Dopodiché Obama ha ricordato i meriti della Ue: «Dovreste essere orgogliosi del fatto che la Ue abbia aiutato a diffondere i valori e i costumi britannici — democrazia, Stato di diritto, libero mercato — nel continente e alle sue periferie. L’Unione europea non attenua l’influenza britannica: la amplifica. Un’Europa forte non è una minaccia alla leadership britannica globale: la potenzia», per poi aggiungere: «Gli Stati Uniti vedono come la vostra voce potente in Europa assicuri che l’Europa assuma una posizione forte nel mondo e la mantenga aperta e strettamente legata ai suoi alleati sull’altra sponda dell’Atlantico. Per quanto tutti teniamo alla nostra sovranità, le nazioni che esercitano la loro influenza con maggior efficacia sono quelle che lo fanno attraverso un’azione collettiva».

Per Obama, inoltre, sono proprio gli Usa e l’Ue ad aver premesso l’attuale clima di pace: «Insieme, gli Stati Uniti, il Regno Unito e l’Unione Europea hanno trasformato secoli di guerra in Europa in decenni di pace, e insieme hanno lavorato per fare di questo mondo un posto migliore e più sicuro. Che straordinario lascito. E quale straordinaria eredità lasceremo quando affronteremo anche le sfide di questo giovane secolo, insieme».