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Attualità

Licenziamenti in vista anche per Amazon e Salesforce

La società di Seattle traglierà circa 18 mila dipendenti, mentre Marc Benioff ha annunciato una riduzione del 10% del personale

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Dopo i fatturati e le assunzioni in crescita degli anni pandemici, ora anche per le big della tecnologia è tempo di tagli. Dopo Facebook e Twitter, ora sono arrivati anche gli annunci di Amazon e Salesforce.

La prima, secondo quanto annunciato dall’a.d. Andy Jassy, taglierà poco più di 18 mila i dipendenti (circa il 6% della popolazione aziendale) causa “economia incerta” e le “rapide assunzioni degli ultimi anni”. Secondo la nota diffusa dall’azienda, Amazon ha resistito a periodi ”economici difficili in passato e continuerà a farlo. Questi cambiamenti ci permetteranno di continuare il nostro percorso più a lungo e in modo più concreto”. Sempre nella nota, Jassy sottolinea come la decisione non sia stata presa a cuore leggero e aggiunge che Amazon sta lavorando “sostenere coloro che sono colpiti offrendo pacchetti che includono un pagamento, benefit sanitari e sostegno” per trovare un posto di lavoro.
Le lettere di licenziamento arriveranno dal 18 gennaio e interesseranno soprattutto i dipendenti dei negozi, come Amazon Fresh e Amazon Go, e le sue organizzazioni Pxt, che gestiscono per esempio le risorse umane.

Intanto Salesforce ha annunciato un piano di licenziamenti che interesserà il 10% del personale (a gennaio 2022 contava oltre 73 mila dipendenti) e si concluderà entro la fine dell’anno fiscale 2024. Non solo, il piano di ristrutturazione prevede anche un ridimensionamento delle sedi e delle proprietà immobiliari, che si protrarrà fino al 2026.
Secondo quanto dichiarato dalla società alla Securities and Exchange Commission, l’authority che vigila sulla borsa statunitense, il piano costerà complessivamente all’azienda una cifra compresa tra gli 1,4 e i 2,1 miliardi di dollari, dei quali una quota tra 800 milioni e 1,2 miliardi sarà messa a bilancio nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2023.
Da quanto reso noto, le prime lettere di licenziamento dovrebbero essere consegnate già nelle prossime ore. La proposta di fine rapporto dovrebbe prevedere, anche per i dipendenti assunti al di fuori degli Usa, un minimo di cinque mensilità di stipendio, l’assicurazione sanitaria, risorse per la carriera e altri benefici.