Accordo per fermare i licenziamenti di Italiaonline. E gli azionisti incassano dividendi

La manifestazione dello scorso marzo organizzata dai sindacati e dai lavoratori di Italiaonline contro gli esuberi (foto © Twitter/Slc Cgil Nazionale)

Pericolo scampato, almeno per ora, per Italiaonline. La web company guidata dal magnate egiziano Naguib Sawiris, fondatore di Orascom, ha trovato in extremis un accordo per bloccare i 400 licenziamenti che altrimenti sarebbero scattati alla mezzanotte di ieri. A passare è stata l'ultima contro-proposta dei sindacati Slc Cgil, Uilcom Uil e Fistel Cisl, presentata durante l'incontro a Roma della scorsa settimana. In sintesi, non si parlerà più di esuberi almeno per i prossimi sei mesi. La soluzione prevista è quella della cassa integrazione per riorganizzazione a partire dal 12 luglio fino all'11 gennaio 2019. A questo si unisce una serie di esodi incentivati, si parla di 250, utilizzabili da chi lo desidera entro fine ottobre. Infine per 150 lavoratori ci sarà la ricollocazione in varie funzioni (70 nella Digital factory).
L'incognita ora rimane per quanto riguarda i circa 90 trasferimenti da Torino a Milano (all'inizio erano 182), ma bisogna tenere presente che gli esodi incentivati potranno entrare in campo anche in questo caso e che l'azienda dovrebbe comunque farsi carico dei trasporti dei dipendenti.

Bilanci in attivo

Insomma, al momento traspare su ogni fronte soddisfazione per il raggiungimento dell'accordo, ma per avere il quadro completo della situazione bisogna tenere conto dei bilanci della società. Negli ultimi due anni gli indicatori economici e finanziari hanno fatto registrare un netto miglioramento. Già nel 2016, il margine operativo lordo era salito del 26,3% rispetto al 2015, raggiungendo i 86 milioni di euro, e l'utile netto adjusted di 39 milioni era in netto miglioramento rispetto ai 12 mesi precedenti. Poi nel marzo scorso la situazione è apparsa ancora migliorata. La posizione finanziaria netta si è rivelata positiva per 72,9 milioni, dopo la distribuzione di un dividendo straordinario pari a circa 80 milioni e pagato nel maggio scorso.

Aspettative rosee per il futuro

Guardando all'esercizio 2018, l'ebitda è previsto in crescita a doppia cifra rispetto al 2017, così come le disponibilità liquide. E il piano industriale, aggiornato nel marzo scorso, prevede un Cagr dei ricavi 2018-2020 del 4%-6%. Anche l'ebitda margin dovrebbe crescere per tutto il triennio, fino a raggiungere nel 2020 un 23-25%.