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«Io no spik english». Italiani promossi in inglese, ma restano agli ultimi posti in Europa

Nei dati First l’Italia passa dal 32° al 27° posto, ma resta quartultima in Europa

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«Io no spik english». L’inglese resta un nemico per gli italiani, nonostante i passi in avanti fatti dai nostri concittadini nella conoscenza della lingua degli affari.

Secondo i dati dell’EF English Proficiency Index 2014, osservatorio internazionale nato nel 2007 e condotto dal leader mondiale dei corsi di lingua Education First, l’Italia è balzata dal 32° posto al 27° nel corso dell’ultimo anno.

MEGLIO DEI FRANCESI. Nonostante il balzo, però, il Belpaese resta al quartultimo posto tra i Paesi europei, superando la Francia per una posizione. Sul podio comandano invece Danimarca, Paesi Bassi e Svezia.

Un po’ a sorpresa, le donne battono gli uomini con un punteggio di 54,25 a 51,18. La fascia di età che registra il più alto livello di proficiency è quella tra i 18 e i 34 anni. Dal 2007, anno dell’inizio EF Epi, l’italia ha guadagnato 3,75 punti.

Guarda il grafico della conoscenza dell’inglese in Europa rielaborato da Ef Englishtown:

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