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Attualità

Istat, divario nei consumi tra Nord e Sud

Si attesta al 42,4% la differenza tra i livelli di spesa nel Belpaese, decisamente più bassi al Meridione

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La spesa costa cara, specialmente al Nord. A confermarcelo sono i dati Istat riportati nel volume “Italia in cifre”, riferito all’anno 2014; una ricerca nella quale il dato più eclatante è, senza dubbio, il consistente divario fra i livelli di spesa del meridione e quelli del Nord Italia.

DIVARIO NORD-SUD. La spesa media al Sud, infatti, si attesta sulla cifra media di euro 1.959 mensili; ben il 42,4% in meno rispetto ai 2.790 del settentrione, dove si spendono mensilmente almeno 831 euro in più. La Regione dove la vita costa di più è il Trentino Alto Adige, dove la spesa mensile è pari alla considerevole cifra di 3.073,54 euro; una differenza del 74,8% rispetto alle regioni “in coda”, la Sicilia e la Calabria (rispettivamente 1.778,86 e 1.757,82)

NUCLEI FAMILIARI. Notevoli le differenze anche tra i costi sostenuti dalle famiglie diversamente composte; naturalmente sono i nuclei familiari con due o più figli a segnalare livelli di spesa più consistenti: queste devono infatti sborsare almeno 3.230 euro al mese. Va meglio, invece, ai single under-35 (1.753 euro) e ai pensionati soli (1.630 euro). Consumano meno anche gli immigrati: una famiglia di stranieri ha mediamente un budget di euro 1,645 euro mensili, 844 euro in meno di una italiana.

PER COSA SI SPENDE. A pesare sul budget mensile delle famiglie è in particolare il costo per l’abitazione, che grava da solo per il 36,7% del totale. Seguono poi le spese per gli alimentari (17,5%), per i trasporti (10,3%), per tempo libero e vestiario (4,9% e 4,6%).