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Attualità

Il decalogo anti corruzione di Padoan e Cantone

Piano del ministero e del garante: norma principale sarebbe la rotazione dei dirigenti pubblici

Dodici pagine per combattere la corruzione: società pubbliche a prova di trasparenza, rotazione degli incarichi, rigide incompatibilità e ampia tutela per chi denuncia.

Sarebbero queste le linee guida della “decalogo” redatto dal ministero dell’Economia e dall’Authority anti corruzione conle nuove regole per la massima operatività delle società pubbliche

che saranno presentate domani 24 marzo dal ministro Pier Carlo Padoan, dal ministro della P.A., Marianna Madia, da Roberto Garofoli, capo di gabinetto del ministro Padoan, dal presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, e dal consigliere presso la presidenza del Consiglio, Andrea Guerra.

Secondo Repubblica, le norme si applicheranno alle aziende non quotate sotto il diretto controllo del Mef per poi essere estese, dopo l’ok della Consob, anche alle quotate: Rai, Anas, Expo, Sogei, Eni, Enel, Finmeccanica, Poste e Fs.

I punti principali del decalogo prevedono: la stesura di un piano anti corruzione con l’individuazione di un responsabile della prevenzione; la mappatura delle aree a rischio; l’adozione di un codice di comportamento; la trasparenza di tutti i dati sul Web; l’incompatibilità degli incarichi; la rotazione dei dirigenti; il divieto di assunzione degli ex dipendenti; la tutela di chi denuncia: corsi di formazione.

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Il garante anti corruzione Raffaele Cantone © VeDro