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Attualità

Il Made in Italy offuscato dai cinesi a Prato diventa un caso internazionale

Il New York Times sottolinea come la comunità cinese sia favorita dalla debolezza delle istituzioni italiane e dall’alta tolleranza per l’aggiramento delle norme

Le difficoltà del Made in Italy di far fronte alla concorrenza del Made in China diventa un caso internazionale. Sulla prima pagina di lunedì il New York Times pubblica un articolo sulla comunità cinese di Prato, dove l’intensa produzione di articoli di vestiario cinesi ha “offuscato la distinzione tra ‘Made in Italy’ e ‘Made in China’. Secondo il quotidiano statunitense a Prato risiede la più grande concentrazione di cinesi in Europa i quali hanno trasformato il centro tessile toscano “in una capitale della produzione di vestiario a basso prezzo: arricchendo molte persone, diffondendo risentimenti e facendo scattare una serie di interventi delle autorità che hanno a loro volta provocato proteste”.Per il New York Times gli immigrati cinesi stanno danneggiando la capacità dell’Italia di puntare sul mercato di alta qualità, favoriti dalla debolezza delle istituzioni italiane e dall’alta tolleranza per l’aggiramento delle norme.

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L'articolo sulla pagina web del New York Times