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Federalismo, no da Napolitano: bocciato anche il decreto

Il presidente della Repubblica rileva che non sussistono le condizioni per procedere alla richiesta di emanazione del decreto che era stato emanato a tempo di record dopo il pareggio in commissione sul fisco municipale. Bossi chiama Napolitano, settimana prossima visita al Colle

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Secondo stop al Federalismo. Una bocciatura forse ancor più pesante del pareggio (15 voti contro 15) avvenuto ieri in commissione bi-camerale sul fisco municipale. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha infatti inviato una lettera al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in cui rileva “che non sussistono le condizioni per procedere alla richiesta emanazione” del decreto legislativo sul federalismo. Tale decreto era stato varato nella serata di ieri dal Consiglio dei ministri per porre rimedio allo stop della commissione e non può entrare in vigore senza la firma del presidente della Repubblica che esercita il potere di alto garante del rispetto del processo legislativo. Ieri il presidente emerito della Corte Costituzionale, Alberto Capotosti, aveva definito il decreto sul Federalismo uno “schiaffo dato dall’esecutivo alle Camere, un gesto che alza il livello di uno scontro politico e istituzionale già molto acceso”.

No di Napolitano al decreto sul Federalismo, le motivazioniIl Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano – si legge nella nota del Quirinale – in relazione al preannunciato invio, ai fini della emanazione ai sensi dell’articolo 87 della Costituzione, del testo del decreto legislativo in materia di federalismo fiscale municipale, approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri nella seduta di ieri sera, come risulta dal relativo comunicato, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in cui rileva che non sussistono le condizioni per procedere alla richiesta emanazione, non essendosi con tutta evidenza perfezionato il procedimento per l’esercizio della delega previsto dai commi 3 e 4 dall’art. 2 della legge n. 42 del 2009 che sanciscono l’obbligo di rendere comunicazioni alle Camere prima di una possibile approvazione definitiva del decreto in difformità dagli orientamenti parlamentari. Pertanto – conclude il Colle – il Capo dello Stato ha comunicato al Presidente del Consiglio di non poter ricevere, a garanzia della legittimità di un provvedimento di così grande rilevanza, il decreto approvato ieri dal Governo.

Bossi e Napolitano a colloquioSubito dopo la nota del Qurinale si è svolta una lunga telefonata tra il ministro per le Riforme per il Federalismo, Umberto Bossi, e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il ministro Bossi, informa una nota, ha preso il duplice impegno di andarlo a trovare al Quirinale, la prossima settimana e, come preannunciato dal ministro Calderoli, in conferenza stampa, si recheranno nelle aule parlamentari a dare comunicazioni sul decreto sul federalismo fiscale municipale.

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Giorgio Napolitano