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Attualità

Elezioni amministrative 2016, i risultati nelle grandi città

In quasi tutti i capoluoghi si andrà al ballottaggio; sorpresa a 5 Stelle a Roma, testa a testa a Milano

Domenica 5 giugno in tutta Italia, capitale compresa, i cittadini sono stati chiamati per esprimere il proprio voto per le elezioni amministrative 2016. Nonostante la bassa affluenza (poco più del 62%), le votazioni non hanno mancato di riservare alcune sorprese: ecco una panoramica dei risultati elettorali nelle principali città italiane.

ROMA. È proprio a Roma che si sono registrati i risultati elettorali più inaspettati: superano il 35% le preferenze conquistate da Virginia Raggi, del Movimento 5 Stelle; la già consigliera comunale ha commentato: «È un risultato storico, i romani sono pronti a voltare pagina, il vento sta cambiando e io sono pronta a governare questa città». Il 19 giugno andrà al ballottaggio, da favorita, contro Roberto Giacchetti, del Partito Democratico, che ha raccolto il 24% dei voti, staccando Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia e Lega, che si è fermata a 20 punti.

MILANO. Testa a testa, invece, nella città metropolitana lombarda: Beppe Sala e Stefano Parisi si fronteggeranno al ballottaggio con poco più del 41% dei voti a testa, con il candidato del Pd che stacca di pochi decimali quello del centrodestra, che festeggia una rimonta finora inaspettata. Fermo al 10% il candidato del Movimento 5 Stelle Gianluca Corrado, che non convince i milanesi. Si aspetta dunque il 19 giugno, sperando, stavolta, di richiamare un maggior numero di cittadini al voto, dato che si sono recati alle urne appena il 55% degli aventi diritto.

GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI

TORINO. Anche a Torino i 5 Stelle dimostrano la propria forza: Chiara Appendino supera infatti il 30%, e il suo diventa il primo partito della città. Non è comunque abbastanza per battere alle elezioni Piero Fassino, sindaco uscente, che con il Partito Democratico, che sfiora il 42% delle preferenze, e andrà al ballottaggio con la grillina. Alberto Morano, sostenuto da Lega e Fratelli d’Italia, non riesce invece a sfondare: si ferma appena all’8,4%.

BOLOGNA. Il Partito Democratico resiste a Bologna, seppure con qualche perdita: il sindaco uscente Virginio Merola conquista un vantaggio pari al 39% delle preferenze, ma non riesce a staccare sensibilmente i suoi avversari, in particolare Lucia Borgonzoni della Lega Nord, che ha preso il 22% e che sfiderà il 19 giugno; ottimi risultati anche per il Movimento 5 Stelle, che con Massimo Bugani guadagna il 17% dei voti.

NAPOLI. Soddisfatto invece Luigi De Magistris, che ha conquistato i napoletani con il suo precedente mandato e, con la sua lista civica, ha ottenuto il 42,4% dei voti. Dovrà comunque andare al ballottaggio: il suo sfidante sarà Gianni Lettieri di Forza Italia (poco meno del 25% dei consensi).

CAGLIARI E LE ALTRE. Nel capoluogo sardo, invece, non sarà necessario andare alle urne il 19 giugno: vince infatti il sindaco uscente e riconfermato Massimo Zedda (centrosinistra), che supera il 50% delle preferenze. Piergiorgio Massidda del centrodestra non convince e si ferma al 30%. Quello di Cagliari è tra i pochi casi chiusi nelle principali città italiane andate al voto: ci sarà il ballottaggio anche a Novara, Savona, Ravenna, Latina, Benevento, Arcore; sindaco al primo turno, invece, il candidato del centrodestra di Cosenza Mario Occhiuto e quello del Pd di Salerno, Vincenzo Napoli, che stravince con il 70% delle preferenze.