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Attualità

Costi della politica senza controllo, le spese dei partiti restano top secret

Nonostante gli scandali di Lega Nord e Margherita, investimenti e finanziatori della campagna elettorale sono disponibili solo a consuntivo. Ma il dato più eclatante sono i contributi pubblici, più che decuplicati in 12 anni

I recenti scandali sui fondi dell’ex partito della Margherita e della Lega Nord hanno portato a nuovi controlli e obbligo di certificazione per i bilanci dei partiti, ma c’è ancora poca trasparenza attorno ai budget dei partiti politici, una trasparenza che dovrebbe essere “doverosa”, soprattutto in campagna elettorale. È quanto sostiene il giornalista Sergio Rizzo nell’articolo ‘Scandali inutili, le spese dei partiti restano top secret, pubblicato sul Corriere della Sera di lunedì 21 gennaio e in cui si dà conto della reticenza dei politici a far conoscere i propri finanziatori.Nell’articolo si fa un paragone con le recenti campagne elettorali Usa, dove è possibile conoscere online e prima del voto eventuali interessi che si materializzano dietro un candidato; qualcosa di cui “avremmo davvero bisogno”, scrive Rizzo, “soprattutto in una campagna elettorale nella quale alcuni contendenti non hanno avuto accesso in precedenza a fondi statali”.E a proposito di fondi statali, i rimborsi elettorali sono cresciuti in un modo scandaloso: nel 2008, ad esempio, il Popolo della libertà ha investito oltre 68 milioni di euro, cifra 13,6 volte superiore alla spesa del 1996 di Forza Italia e Alleanza nazionale messe insieme (fonte Corte dei conti). I contributi pubblici, al tempo stesso, sono passati da 18,6 a 206,5 milioni di euro. Le spese elettorali del Partito democratico si sono attestate, invece, nel 2008 a oltre 18 milioni, contro i 7,8 milioni investiti 12 anni prima da Ds, Margherita e Ulivo. Contributi pubblici saliti da 17 a 180,2 milioni. “Numeri che – scrive Rizzo – fanno capire l’impazzimento verificatosi a partire dagli anni ’90 e che non si è certamente esaurito. Basta dare un’occhiata alle risorse messe campo dai partiti alle elezioni regionali del 2010: più di 62 milioni”.