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Attualità

Corruzione, Italia maglia nera in Europa

Solo 3,9 punti su 10 la nostra performance, siamo 69esimi su 183 Paesi di tutto il Mondo. In Europa peggio di noi solo Grecia, Romania e Bulgaria

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Corrotti come gli Italiani non c’è quasi nessuno, almeno non in Europa. Transparency International, l’organizzazione mondiale contro la corruzione con sede a Berlino, ha reso noto anche quest’anno l’Indice di Percezione della Corruzione, che mette in fila 183 Paesi del Mondo (l´anno scorso erano 178) a seconda del loro livello di corruzione (da 0, molto corrotto, a 10, per niente corrotto). L’Italia ottiene anche quest’anno una valutazione molto negativa, identica a quella dell’anno passato, di 3,9 su 10 collocandosi al 69esimo posto su 183 e al quartultimo posto in Europa, davanti solo a Grecia, Romania e Bulgaria. Una situazione molto grave, il cui conto è salato, perché la corruzione sottrae risorse allo Stato, risorse che potrebbero essere utilizzate per i servizi, come l’educazione o la sanità, ma causa anche un rallentamento della crescita economica, frenando gli investimenti esteri. La Commissione Europe ha stimato ha stimato il costo della corruzione nell’unione Europea nell’ 1% del suo PIL, cioè 120 miliardi di euro all’anno. “In questo periodo più che mai – dichiara la presidente di Transparency International Italia, Maria Teresa Brassiolo – è necessario che tutte le forze politiche, le Istituzioni, il mondo imprenditoriale e la società civile si uniscano e lavorino insieme per raggiungere un obiettivo preciso: abbattere il livello di corruzione nel nostro Paese, diminuendo così i costi pubblici e quindi il debito, liberando allo stesso tempo risorse essenziali per quell’economia virtuosa che investe e crea lavoro certo e dignitoso. Un concreto ed efficace contrasto alla corruzione deve essere inserito come priorità assoluta per lo sviluppo”.