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Un tempo si chiamava “autostop” e il passaggio in auto era un’esperienza avventurosa e non priva di rischi, che iniziava sul ciglio della strada con il pollice rivolto verso l’alto, nella speranza che qualcuno si fermasse. Oggi l’organizzazione dei passaggi è decisamente più strutturata, sicura e responsabile. Il viaggio si pianifica su internet, anche attraverso il sito postoinauto.it, portale dove si incontrano la domanda e l’offerta di condivisione dei viaggi in auto. Il fenomeno è interessante perché evidenzia la volontà di viaggiare risparmiando e inquinando meno.
A due anni dal lancio del sito si può parlare di un’iniziativa di successo, considerando che nell'ultimo anno i posti in auto condivisi sono passati da 29 mila 100 mila (dati febbraio 2012), per un incremento del 138% registrato nel corso degli ultimi dodici mesi. Sul piano dell’inquinamento questi dati si traducono in un risparmio di potenziali emissioni di CO² che sfiora le 500 tonnellate. Altrettanto interessante, poi, è l’aspetto economico. Il prezzo del carburante sta condizionando in maniera considerevole le opzioni degli automobilisti che, sempre più volentieri preferiscono lasciare l’auto a casa. Questo fenomeno interessa soprattutto le grandi città, come Roma e Milano, in cui i pendolari spesso scelgono di raggiungere il posto di lavoro attraverso il sistema dei passaggi. Per quanto riguarda i viaggi su tratte più lunghe, al costo della benzina va ad aggiungersi l’onere del pedaggio autostradale.
Le tratte più gettonate sono Roma-Milano, Firenze-Milano, Roma-Bologna, Roma-Firenze, Torino-Roma e Roma-Lecce, percorsi battuti non solo da chi viaggia per lavoro, ma anche da studenti che lasciano le sedi universitarie nei periodi di vacanza per tornare dalle proprie famiglie. I giovani che vivono fuori sede per motivi di studio sono una categoria particolarmente sensibile al tema del risparmio e pertanto consapevole di riuscire a viaggiare da Roma a Milano spendendo 32 euro, solo condividendo i posti in auto. Qualsiasi altro mezzo di trasporto risulterebbe più caro. Il sistema è maggiormente diffuso nelle aree settentrionali, anche se la Campania e la Puglia si sono dimostrate le regioni del Mezzogiorno più dinamiche da questo punto di vista. Fanalino di coda della particolare classifica in questione è la provincia sarda dell’Ogliastra dove non è stato ancora condiviso alcun passaggio.
In conclusione qualche curiosità: dalle statistiche raccolte da postoinauto.it è emerso che i proprietari di Opel, Volkswagen e Volvo sono tendenzialmente quelli più disposti alla condivisione. Quanto alle donne, poi, non si può certo affermare che disdegnino l’iniziativa e non si tratta di scelte temerarie. Infatti, oltre alle numerose iniziative promosse dal sito per garantire agli utenti di viaggiare in tutta sicurezza, è possibile anche optare per il “viaggio rosa”. Si tratta di passaggi offerti da donne per sole donne, con lo scopo di evitare spiacevoli “incidenti di condivisione” con passeggeri dell’altro sesso.