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Attualità

Argentina, addio Kirchner. Eletto il liberare Macri

Battuto Scioli, erede della presidentissima. L’ex sindaco di Buenos Aires rappresenta la volontà di cambiamento della classe media contro l’assistenzialismo di Stato

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L’Argentina dice addio alla stagione del kirchnerismo. Il ballottaggio delle Presidenziali ha infatti incoronato il leader dell’opposizione, Mauricio Macri che ha superatocl 51,4% dei voti (meno di un milione di preferenze lo scarto) l’erede della presidentissima, l’ex governatore della provincia di Buenos Aires, Daniel Scioli. Si chiude quindi la lunga parentesi peronista di Nestor (eletto nel 2003, morto nel 2010) e della moglie Cristina Kirchner (due mandati.

CAMBIO DI ROTTA. L’ex sindaco di Buenos Aires, che entrerà alla Casa Rosada il 10 dicembre, rappresenta la volontà di cambiamento del popolo argentino, e in particolare della classe media, contro il modello autarchico, isolazionista e fortemente nazionalista, imposto da Cristina Kirchner. Di fronte alla crisi economica che torna incombente, si chiede la fine dell’assistenzialismo dello Stato, insostenibile dopo il crollo delle materie prime, e il ritorno degli investimenti esteri grazie al riavvicinamento agli Usa a scapito delle relazioni con i neopopulisti sudamericani. ORIGINI ITALIANE. Di origine italiana (padre calabrese, madre romana), il 56enne Macri si è laureato in Ingegneria seguendo le orme del padre, miliardario del settore delle costruzioni, prima di buttarsi in politica (venne sequestrato nel 1991 e lberato dopo il pagamento di sei milioni di dollari di riscatto). E’ noto anche per essere stato presidente del Boca Juniors dal 1995 al 2008 e poi, per due mandati, sindaco di Buenos Aires. Sequestrato nel 1991 venne rilasciato dopo il pagamento di un riscatto di sei milioni di dollari.

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Mauricio Macri, ex sindaco di Buenos Aires e nuovo presidente dell'Argentina © Getty Images