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Attualità

Amministrative 2012, candidati sfruttano poco e male i social network

Uno studio dell’Istituto Carlo Cattaneo svela l’impatto della comunicazione online nelle campagne elettorali per le elezioni del 6 e 7 maggio prossimi

Per esserci ci sono, circa il 90% dei candidati alle prossime elezioni amministrative del 6 e 7 maggio ha almeno un profilo Facebook; il problema è che le grandi possibilità di interazione con gli elettori che i social network offrono ai politici non vengono sfruttate appieno. Almeno è quanto emerge dallo studio effettuato dall’Istituto Carlo Cattaneo per conto di Sky.it che, a pochi giorni dal voto nei circa 1.000 Comuni italiani, ha sondato l’impatto della comunicazione online nelle campagne elettorali. Secondo i dati di ricerca – che in quattro settimane ha preso in esame 84 candidati sindaco in 4 capoluoghi di Regione (Palermo, Genova, Catanzaro, L’Aquila) e in 5 di Provincia con più di 100 mila abitanti (Verona, Taranto, Parma, Monza, Piacenza) – Facebook è lo strumento di comunicazione online più diffuso, usato da 74 candidati; seguono Twitter (45 candidati su 84) e il sito personale (41 candidati su 84). La presenza su YouTube con dei canali propri riguarda quasi un candidato su quattro, mentre l’ultimo nato fra i social network considerati, Google+, è utilizzato da poco più di un decimo dei candidati.A livello qualitativo i risultati non sono dei migliori. Analizzando con cadenza settimanale i profili ufficiali Twitter la ricerca evidenzia come, a parte alcune eccezioni, il potenziale di comunicazione politica del “microblogging” non sia sfruttato appieno. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, si tratta di una presenza simbolica, priva di una reale interazione con i cittadini/elettori; in particolare l’utilizzo di Twitter “sembra essere molto limitato e sporadico, soprattutto se lo si confronta all’utilizzo di Facebook. L’impressione, secondo la ricerca, è che Twitter “non venga sfruttato dai candidati sindaco come strumento di comunicazione orizzontale con i cittadini, ma per promuovere iniziative o per segnalare la loro presenza su altri media”.

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