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Impatto positivo: intervista a Silvia Bagliani, a.d. di Mondelēz Italia

La reazione alla pandemia. E poi l’avvio della strategia globale per l’offerta di snack sostenibili, grazie anche a programmi mirati sulle materie prime. Senza dimenticare la ripartenza del Paese e la diversity. Ecco come vede il presente Silvia Bagliani, amministratore delegato di Mondelēz International Italia

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Se la fortuna aiuta gli audaci (uomini), è la tenacia ad aiutare le audaci (donne). È questa l’impressione che si deduce dall’incontro con Silvia Bagliani, dallo scorso aprile – in piena pandemia – amministratore delegato in Italia della multinazionale alimentare Mondelēz International. Per intenderci, parliamo di un portafoglio marchi del calibro di Oro Saiwa, Philadelphia, Fattorie Osella, Sottilette, Milka, Tuc, Oreo, Cipster, Fonzies, Ritz, Yonkers, Halls, Mikado e Cote d’Or. Un traguardo tagliato dopo 23 anni nell’azienda che l’ha vista in vari ruoli chiave nel marketing, a livello nazionale e internazionale, per diventare alla fine General Manager di Italia e Grecia e oggi le assegna – come a.d. – una parte importante nell’ampliare e guidare la strategia globale che intende rafforzare in chiave olistica i programmi legati allo snack consapevole e sostenibile. L’audacia è nella determinazione, che si legge tra le righe delle sue parole, nel voler perseguire l’obiettivo, senza dimenticarsi delle difficoltà del Paese e delle problematiche connesse alla diversity, sulla quale condivide il punto di vista di Reshma Saujani, la fondatrice di Girls Who Code, sul fatto che la nostra società cresca le ragazze per essere perfette e i ragazzi per essere coraggiosi, e che in questo sta il discrimine del diverso approccio alla vita e al lavoro delle donne. E lo dice da madre di due figli.

Dopo 23 anni in Mondelēz, ha raggiunto la carica di amministratore delegato di Italia lo scorso aprile. Quando ha avuto la conferma della nomina ha pensato “Finalmente!”, oppure “Oddio, si ricomincia!”? Per intenderci, è più un punto d’arrivo o un punto di partenza? Sicuramente ero molto, molto felice che mi venisse offerta questa possibilità e che potessi ampliare le mie responsabilità, da direttore generale della divisone Snack, allargando anche alla divisione Freschi e diventando a.d. dell’azienda. Per me questa è una tappa importantissima del viaggio che ho intrapreso 23 anni fa quando sono entrata in questa azienda, dove sin da subito ho trovato un ambiente meritocratico, che ha sempre abbracciato la D&I (diversity and inclusion, ndr) e con un orientamento al growth mindset. Tutto ciò mi ha incoraggiata a dare il meglio di me, a lavorare e crescere con passione e a cercare di lasciare il segno. Oggi sono fiera di essere a capo di questa azienda che vanta un eccezionale portafoglio di marchi come Oro Saiwa, Philadelphia, Fattorie Osella, Sottilette, Milka, Tuc, Oreo, Cipster, Fonzies, Ritz, Yonkers, Halls, Mikado e Cote d’Or. Guido un team fantastico di colleghi competenti e appassionati e insieme abbiamo l’obiettivo di implementare in Italia la strategia globale Snacking Made Right che mira a rendere lo snacking sostenibile e consapevole, impegnandosi a ridurre il proprio impatto ambientale con la creazione di filiere resilienti e sostenibili.

Quello del food è stato uno dei pochissimi settori che ha continuato a produrre, malgrado la pandemia. Arrivare al vertice di una multinazionale durante un pesante lockdown e sotto la minaccia di un altro, poi confermato, è equivalso a iniziare una corsa in salita, o sbaglio? Sicuramente non è stata una passeggiata, l’industria alimentare ha rivestito un ruolo essenziale per il Paese continuando a produrre, consegnare e garantire la presenza quotidiana dei prodotti nelle case delle famiglie italiane. Come azienda siamo stati chiamati a dare prova di grande rigore e resistenza, portando avanti il nostro lavoro con impegno e determinazione. Non posso che essere orgogliosa dell’atteggiamento positivo e del forte spirito di squadra dimostrato da tutti i colleghi, che ha permesso all’azienda di dare il suo contributo al Paese…

L’intervista continua sul numero di Business People marzo

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Credits Images:

Sposata e con due figli, da quasi un anno Silvia Bagliani guida la divisione italiana di una delle più importanti multinazionali dell’alimentare. Business People l’ha inserita tra i 100 best manager del nostro Paese