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Pietro Grasso, chi è il nuovo presidente del Senato

Da procuratore antimafia a politico: il rappresentante Pd succede a Renato Schifani, che ha superato alla quarta votazione con 137 voti a favore

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È Pietro Grasso il nuovo presidente del Senato italiano; eletto sabato 16 marzo alla quarta votazione e in un ballottaggio con il presidente uscente Renato Schifani, il candidato proposto dal Partito democratico ha ottenuto 137 voti a favore contro 117 del rappresentante Pdl.Famoso procuratore antimafia, Grasso arriva alla presidenza del Senato quasi per caso: a lui, infatti, il Pd avrebbe voluto affidagli il ministero della Giustizia in caso di un più largo consenso alle elezioni. Nato a Licata (Agrigento) il 1° gennaio 1945, Pietro Grasso cresce a Palermo, città che, come spiega lui stesso, “con la sua storia e il suo patrimonio di bellezza e insieme di violenza, ha influenzato le scelte più importanti della mia vita, sia sul piano familiare che su quello professionale”. Video – Il discorso di insediamento al SenatoLa carriera da magistrato inizia nel 1969 a Barrafranca (Enna), per proseguire a Palermo nel 1972. Qui Grasso inizia a occuparsi dei reati contro l’amministrazione pubblica e di criminalità organizzata. Nel 1980 è titolare dell’inchiesta sull’omicidio di Piersanti Mattarella, presidente della Regione Sicilia. Nel 1985 viene nominato giudice a latere nel maxiprocesso a Cosa Nostra ed estensore della sentenza insieme ad Alfonso Giordano; una sentenza che stabilisce in modo inequivocabile l’esistenza della mafia, che molti ancora negavano.Consulente della commissione Antimafia, nel 1991 viene nominato consigliere alla Direzione affari penali del ministero della Giustizia. Diventa procuratore aggiunto presso la Dna (Direzione nazionale antimafia) e coordina le inchieste sulle stragi del 1992 e del 1993. Dall’agosto del 1999 è procuratore della Repubblica a Palermo e nel 2005 viene nominato procuratore nazionale antimafia. Nel 2006 contribuisce alla cattura di Bernardo Provenzano, dopo 43 anni di latitanza. Alla scadenza naturale del primo mandato alla Dna viene riconfermato dal Csm per un secondo mandato. Dal settembre 2012 per Rai Storia conduce ‘Lezioni di Mafia’, un progetto di educazione alla legalità, dedicato alle generazioni più giovani per spiegare tutti i segreti di Cosa Nostra. Nel dicembre 2012 chiede l’aspettativa per motivi elettorali. A febbraio, capolista Pd nel Lazio, Grasso viene eletto senatore. “Nell’autunno 2013 – afferma – la mia esperienza di Procuratore nazionale antimafia si sarebbe conclusa, anche se sarei potuto restare in magistratura sino al primo gennaio 2020. Ho però deciso di dare le dimissioni dall’ordine giudiziario, nel quale non potrò più tornare, di ‘spostarmi’ in politica e di impegnarmi con il Partito Democratico per portare la mia esperienza in Parlamento”.

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Pietro Grasso