Connettiti con noi

People

Mr. Ikea: “Investiremo un miliardo in Italia” (Burocrazia permettendo)

L’ad del colosso svedese parla dei progetti futuri sul nostro Paese, “assolutamente uno dei più importanti mercati al mondo” per Ikea. “L’investimento su Pisa e in Piemonte si farà”, pronte altre 10-15 aperture sul medio termine

E’ un rapporto di amore e odio quello che lega Ikea all’Italia. Amore per i numeri che il nostro mercato rappresenta per il business del colosso dell’arredamento, odio per le burocrazia che spesso ne frena gli investimenti. Al quarto posto per quanto riguarda le vendite, addirittura al terzo come Paese fornitore (dopo Cina e Polonia): per Ikea il mercato italiano “è assolutamente uno dei più importanti a livello mondiale” afferma Mikael Ohlsson, amministratore delegato del gruppo svedese, un’intervista a Il Sole 24 Ore. Punto di forza della nostra economia, come sottolinea, lo stesso ad di Ikea, è la flessibilità delle imprese e la loro organizzazione in distretti che “rappresentano un vantaggio competitivo enorme”, spiega Ohlsson affermando che di recente Ikea ha spostato in Itaila due tipologie di beni che prima venivano prodotte in Malaysia e Cina (rispettivamente giocattoli e accessori di metallo per cucine). Al momento le aziende italiane rappresentano l’8% dei fornitori per Ikea; “su questo fronte pensiamo ci siano grandi margini di crescita – afferma l’ad – vogliamo acquistare sempre più mobili e accessori dalle aziende italiane”. Ma quel’è il partner ideale per Ikea? “Siamo interessanti ad aziende che condividano il nostro percorso di crescita e i nostri valori – spiega Ohlsson a Il Sole – innovazione di prodotto e di processo, sperimentazione sui nuvi materiali, sulle nuove tecnologie, affidabilità, partnership di lungo termine e sostenibilità”. Nuove aperture e burocrazia. Se le imprese italiane sono un punto di forza per il business di Ikea, dall’altra le lunghe procedure per ottenere terreni, licenze e infrastrutture sono un ostacolo non indifferente. Queste procedure “sono tra le più lunghe mai sperimentate nei Paesi in cui lavoriamo – ammette Ohlsson – aspettare sei anni come è accaduto per Pisa è davvero troppo. Non capisco questo atteggiamento, anche perché in una situazione economica particolarmente difficile riusciamo a creare occupazione”. La buona notizia è che la pazienza degli svedesi non si è esaurita. L’investimento in Toscana si farà, cosi come quello in Piemonte dove ci sono buoni margini di trattativa, afferma al quotidiano economico l’ad di Ikea. Nel 2012, inoltre, “è prevista l’apertura di Pescara e in primavera avvieremo un altro progetto d’investimento, a Perugia”. Nel medio termine gli obiettivi sono anche quelli di sviluppare la propria presenza in Lombardia, in particolare nell’area metropolitana milanese . “Pensiamo ad almeno altri 2-3 negozi”, spiega Ohlsson che in generale parla di “10-15 aperture nel medio termine, con un investimento medio di 70 milioni di euro a negozio”, ovvero tra i 700 milioni e il miliardo di euro. Burocrazia permettendo, ovviamente. “Siamo pazienti e impazienti allo stesso tempo”.

Credits Images:

Mikael Ohlsson