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Esselunga, Bernardo Caprotti lascia la presidenza

Le dimissioni ufficiali tra sette giorni, ma “non mi ritiro, mantengo un ruolo operativo”. Pesa la sentenza su ‘Falce e carrello’: “Mi spiace solo l’accusa di essere un concorrente sleale, è un po’ come se mi avessero dato del ladro”

Bernardo Caprotti, fondatore nel 1957 di Esselunga, lascia la presidenza del colosso della distribuzione. La decisione, annunciata in occasione della presentazione del cortometraggio Il Mago di Esselunga (regia di Giuseppe Tornatore, vedi box in fondo all’articolo), è stata presa soprattutto in seguito alla sentenza del Tribunale di Milano per il libro Falce e carrello. “Le mie dimissioni – ha affermato Caprotti che ha escluso un ingresso in Borsa per Esselunga – saranno sul tavolo tra sette giorni, questo non vuol dire che mi ritirerò da quello che faccio. Ci sarà un nuovo presidente a breve, ma mantengo un ruolo operativo”.“Distinzione politica tra destra e sinistra è una stupidaggine”. Nel corso della presentazione del cortometraggio Caprotti ha ammesso le difficoltà a intrattenere rapporti con le amministrazioni locali. “Sono sempre più difficili. Aprire un negozio di 4 mila metri quadri in Italia è difficile come realizzare una centrale nucleare in Francia, può richiedere anche 12 anni di tempo perché in Italia tutto è normato, siamo il Paese con il maggior numero di regole al mondo”. E per il fondatore di Esselunga il problema non è politico perché “a destra c’è chi non ci vuole, mentre alcune amministrazioni di sinistra sono molto amiche. Fare ancora dei distinguo fra sinistra e destra è una grande stupidaggine”. Poi, su Falce e carrello, Caprotti ha affermato di aver voluto scrivere “solo cose vere e accadute anche se forse in uno stile troppo scanzonato. Mi spiace solo l’accusa di essere un concorrente sleale perché è un p’ come se mi avessero dato del ladro. Ti rimane appiccicato per sempre e non è una cosa simpatica”.

Pionieri / La storia di Bernardo Caprotti

Scheda. Il Mago di Esselunga . Dopo 20 giorni di riprese e quasi un anno di lavoro, Giuseppe Tornatore ha realizzato un film della durata di 16 minuti, prodotto dall’Adnkronos, nel quale si racconta la storia di una famiglia comune, alle prese con la spesa quotidiana in un supermercato Esselunga, dove i veri protagonisti sono però coloro che lavorano dietro le quinte nella preparazione dei banconi. Il cortometraggio, un viaggio magico alla scoperta di quello che c’è dietro ai 150 negozi Esselunga con i suoi 20mila dipendenti, sarà distribuito gratuitamente dal 10 ottobre in 5 milioni di copie a tutti i clienti.

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Bernardo Caprotti