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Vento di crisi per Cinecittà Luce

La preoccupazione dell’amministratore delegato Luciano Sovena

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Momenti difficili per Cinecittà Luce, la società pubblica che si occupa del glorioso archivio audiovisivo dell’Istituto Luce, di promozione del cinema italiano e di produzione di opere prime e seconde. Luciano Sovena, amministratore delegato di Cinecittà, infatti, ha aperto un tavolo di crisi presso il Ministero dello Sviluppo Economico per sollevare la difficile situazione che sta vivendo il gruppo; ha dichiarato Sovena: «Ho voluto aprire questo tavolo coinvolgendo anche il Ministero del Lavoro per far presente la difficile situazione in cui stiamo operando. In base alle notizie che abbiamo raccolto, sembra che i fondi pubblici per il 2011 di cui usufruiremo e che fanno parte del Fondo Unico per lo Spettacolo, saranno pari a 7,5 milioni di euro rispetto ai 18 milioni dell’anno scorso. In una situazione come questa, non solo le nostre attività non potrebbero essere portate avanti ma c’è il rischio di non riuscire neanche a pagare gli stipendi. Io voglio portare all’attenzione del ministro dei Beni Culturali che verrà, che il primo problema da porsi è quello di Cinecittà e confermo che siamo a rischio di chiusura se non si andrà oltre i 7,5 milioni di euro. Ho fatto aprire questo tavolo di crisi perché la condizione di precarietà in cui lavoriamo perdura da tempo e ora rischia di diventare drammatica; non vorrei essere costretto a lasciare a casa delle persone». Conclude Sovena: «O si trova una soluzione tecnica attraverso il tavolo di crisi, magari destinando al ministero dei Beni Culturali molti dei nostri dipendenti senza licenziarli, oppure la soluzione deve essere politica dandoci più fondi».

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Luciano Sovena